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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Movida, la prima notte con la nuova ordinanza, cos'è cambiato

Soddisfatta Confesercenti: «Il nuovo testo riesce a coniugare una migliore accoglienza con prescrizioni più severe per i responsabili del degrado»

Quella tra sabato e domenica è stata la prima notte all'insegna della nuova ordinanza comunale sulla movida. 

Cosa è cambiato?

Tra le misure introdotte, viene ripristinato per i pubblici esercizi il limite orario delle 3 del mattino (con riapertura non prima delle 5) in tutti i giorni della settimana e, contemporaneamente, è confermata la chiusura alle 21 dei minimarket che commercializzano alcol.

Non solo: dalle 21 alle 6 sarà vietato vendere contenitori di vetro o lattine, e i circoli privati non potranno somministrare alcolici dalle 3 alle 6.

I locali che non rispettano l'ordinanza, dopo la terza sanzione (le cifre si aggirano intorno ai 200 euro) dovranno sospendere l'attività per un periodo fino a tre mesi.

Cosa cambia? Rispetto all'ordinanza dell'ex sindaco Marco Doria i locali potranno rimanere aperti fino a due ore in più in settimana, e un'ora in più nei weekend. Applicando la nuova ordinanza tra il 28 e il 29 ottobre, inoltre, grazie al passaggio all'ora solare, gli amanti della movida hanno potuto contare su un'ora in più.

Miglioramento dell'illuminazione

Inoltre, nei prossimi mesi sono previsti interventi di miglioramento dell'illuminazione in alcune vie del centro, a cominciare da Sottoripa per il quale è già previsto un progetto finanziato dalla Compagnia di San Paolo.

La soddisfaizone di Confesercenti

«Giudichiamo positivamente la nuova ordinanza, che sceglie di rilanciare il nostro centro storico come volano dello sviluppo turistico della città, garantendo la possibilità di offrire a visitatori e turisti un servizio più consono senza dover “cacciar via” dal locale la clientela». Così Paolo Barbieri, vicedirettore di Confesercenti Genova, commenta le nuove misure per la valorizzazione del centro storico e l'ordinato svolgimento delle attività di svago presentate, questo pomeriggio, dagli assessori al commercio Paola Bordilli e alla sicurezza Stefano Garassino.

«Il nuovo testo - prosegue Barbieri - riesce a coniugare una migliore accoglienza con prescrizioni più severe per i responsabili del degrado, e prevede azioni attive per far sì che chi fruisce del centro storico lo faccia nel pieno rispetto dei residenti e del decoro della città. Un ringraziamento sentito va al sindaco, alla giunta e in particolare all'assessore Bordilli con cui si è condiviso un percorso per arrivare a tale risultato positivo. Per un'associazione di categoria è sempre doloroso parlare di limiti all'attività economica, ma per senso di responsabilità, voglia di lavorare con i residenti ed esperienze degli anni passati ci siamo posti da subito l'obiettivo di ottenere un provvedimento che risultasse equilibrato e calibrato sulle esigenze della comunità del centro storico nel suo complesso e sulle specifiche criticità del territorio. Ovviamente nulla è scritto sulla pietra e la sperimentazione andrà monitorata, così come già avvenuto per altri provvedimenti».

«Risulta infatti ora più che mai importante - conclude il vicedirettore di Confesercenti - avviare al più presto i lavori dell'Osservatorio per poter garantire una verifica costante dell'applicazione e dell'efficacia delle disposizioni contenute nell'ordinanza. Inoltre, pensiamo sia giunto il momento di estendere il perimetro dell'ordinanza di Sampierdarena anche a San Teodoro e Via Buozzi in modo da creare, anche in quella zona della città, le giuste condizioni di lavoro e vivibilità».

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