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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

È morto Piero Angela: le ultime visite in Liguria e l'accoglienza 'da stadio' per il grande divulgatore

Tantissime le persone riconoscenti che hanno voluto salutare, tra 'tifo' e applausi, il grande divulgatore nelle sue ultime visite in Liguria

È morto Piero Angela: il conduttore e divulgatore scientifico si è spento nella notte tra venerdì 12 e sabato 13 agosto, all'età di 93 anni. Nato a Torino il 22 dicembre 1928, aveva da poco celebrato i suoi 70 anni in Rai.

Era il volto rassicurante della tv italiana, grande conoscitore delle bellezze d'Italia, della scienza e della tecnologia: con i suoi programmi ha portato la cultura, tramite il piccolo schermo, nelle case di milioni di italiani. Il figlio, Alberto, ha seguito le sue orme. 

A confermare la morte del giornalista è stato il figlio Alberto con un post su Instagram, tre sole parole: "Buon viaggio papà".

Chi era Piero Angela: il grande divulgatore

Le sue ultime volte in Liguria sono state segnate da un 'tifo da stadio' con un pubblico calorosissimo e affettuoso, come testimoniano le immagini di GenovaToday al Festival della Comunicazione di Camogli nel settembre 2019:

Piero Angela ha partecipato più volte al Festival della Comunicazione (che nel 2017 gli aveva conferito il Premio Comunicazione). La prima volta nel 2015 e l'ultima nel 2021, in videocollegamento, per un incontro su scienza e conoscenza. "Grazie a tutti voi che siete venuti ad ascoltarmi - aveva detto il divulgatore dopo un lungo applauso - fa sempre piacere, anche se sono lontano, mi spiace di non essere lì con voi". Angela era stato protagonista anche del Festival della Scienza di Genova. 

Grande esperto di scienza e tecnologia, Angela negli ultimi anni aveva anche intervistato l'allora direttore scientifico dell'Iit di Genova Roberto Cingolani (ora ministro della Transizione Ecologica) ospitando il robottino iCub a Superquark.

La 'bacchettata' a Camogli: "Il consenso lo si ha sulle cose immediate, non sui progetti lunghi"

Sempre nel 2019, a Camogli, Piero Angela aveva parlato dell'importanza di centri come l'Iit di Genova, con una 'bacchettata' diretta alla scarsa attenzione delle istituzioni nei confronti della ricerca: "Sappiamo che non vengono valorizzate intanto le persone, non ci sono fondi a sufficienza e soprattutto non c'è la volontà di fare le cose. La scienza ha sempre dato un po' 'fastidio', la tecnologia la si usa ma non la si interiorizza. Non si fa come nelle famiglie, dove la gente ha più il controllo di quello che succede: organizza il futuro per sé, per i figli, la casa, il mutuo, ha una gestione. Ma a livello generale no perché si ricerca il consenso, e il consenso lo si ha sulle cose immediate, non sui progetti lunghi". 

E poi un'osservazione amara, ancor più riascoltandola in periodo di campagna elettorale: "La gente vota spesso con la pancia perché vuole subito un vantaggio, però è come giocare a scacchi: se si mangiano subito dei pezzi, poi si paga. Bisogna predisporre i pezzi in modo da avere una strategia di gioco ed è questo che manca".

Il video sul canale Youtube dell'Iit:

Il cordoglio della Regione Liguria

La Regione Liguria ha espresso in giornata profondo cordoglio per la scomparsa di Piero Angela, tra i più grandi divulgatori scientifici della televisione italiana e patrimonio di garbo e saggezza: "Un gentiluomo e intellettuale raffinato che in questi anni ha saputo raccontare l'alto valore della scienza, avvicinando fasce sempre più ampie di pubblico al mondo della cultura. Seguitissime e apprezzate le sue apparizioni in Liguria al Festival della Comunicazione di Camogli, a cui aveva preso parte dal 2015 al 2021".

Il ricordo di Bassetti: "Il maestro di tanti e un esempio per tutti"

"Il maestro di tanti e l’esempio per tutti": queste le parole di Matteo Bassetti, direttore della Clinica di malattie infettive dell'ospedale San Martino.

"Ha contribuito a diffondere la cultura scientifica in modo semplice e alla portata di tutti - continua Bassetti -. È stato l’ispiratore per molti ed anche per me. Ricordo, da bambino, quando non mi perdevo neanche una puntata di Quark. Stavo lì incollato al televisore ipnotizzato dalla sua autorevolezza, dalla sua scientificità, dalla sua chiarezza e dalla sua pacatezza espositiva. Era un uomo di grande cultura con un eccezionale senso del giornalismo televisivo. Oltre ad essere un grande divulgatore scientifico è stato anche un grande padre perché ha saputo trasmettere passione e conoscenze per questo lavoro a suo figlio (che è altrettanto bravo e preparato). L’Italia perde un grande maestro di scienza e comunicazione. Ci mancherà".

L'ultimo messaggio: "Penso di aver fatto la mia parte, cercate di fare anche voi la vostra"

E proprio il profilo Facebook di Superquark Rai raccoglie l'ultimo messaggio di Piero Angela: "Cari amici, mi spiace non essere più con voi dopo 70 anni assieme. Ma anche la natura ha i suoi ritmi. Sono stati anni per me molto stimolanti che mi hanno portato a conoscere il mondo e la natura umana. Soprattutto ho avuto la fortuna di conoscere gente che mi ha aiutato a realizzare quello che ogni uomo vorrebbe scoprire. Grazie alla scienza e a un metodo che permette di affrontare i problemi in modo razionale ma al tempo stesso umano. Malgrado una lunga malattia sono riuscito a portare a termine tutte le mie trasmissioni e i miei progetti (persino una piccola soddisfazione: un disco di jazz al pianoforte…). Ma anche, sedici puntate dedicate alla scuola sui problemi dell’ambiente e dell’energia. È stata un’avventura straordinaria, vissuta intensamente e resa possibile grazie alla collaborazione di un grande gruppo di autori, collaboratori, tecnici e scienziati. A mia volta, ho cercato di raccontare quello che ho imparato. Carissimi tutti, penso di aver fatto la mia parte. Cercate di fare anche voi la vostra per questo nostro difficile Paese. Un grande abbraccio".

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