Morandi, rientrano i reperti dalla Svizzera. Attesa per il piano di ricostruzione
I 17 pezzi di viadotto recuperati durante l'incidente probatorio tornano a Genova. I risultati delle analisi dovrebbero essere illustrati il 17 dicembre, Bucci continua intanto a lavorare per costituire una "maxi cordata" per il nuovo ponte
Settimana decisiva per quanto riguarda l’inchiesta sul crollo del ponte Morandi e sui lavori per la demolizione e la ricostruzione del viadotto sul Polcevera. Proprio oggi, infatti, dovrebbero rientrare dalla Svizzera i reperti inviati oltre un mese fa dal tribunale all’Empa, il Laboratorio federale di prova dei materiali e di ricerca di Dübendorf, incaricato di analizzarli e di ricostruire lo stato dei materiali e il loro deterioramento.
I risultati dovrebbero arrivare tra pochi giorni sul tavolo degli esperti della procura, che dal 14 agosto indaga sul crollo e sulla conseguente morte di 43 persone. Le accuse formulate sino a oggi sono disastro colposo, omicidio colposo stradale plurimo e omicidio colposo plurimo aggravato dal mancato rispetto della normativa anti-infortunistica, con 21 persone tra dirigenti e funzionari di Autostrade e Ministero dei Trasporti iscritti nel registro degli indagati insieme con Aspi e Spea.
In totale sono 17 i reperti inviati in Svizzera, alcuni dei quali considerati fondamentali per il prosieguo dell’inchiesta e per accertate le cause del crollo. I materiali verranno presi in consegna al confine dalla Guardia di Finanza, che li trasferirà nell’hangar messo a disposizione da Amiu in zona rossa proprio per custodire le parti di viadotto recuperate.
I risultati delle analisi verranno illustrati nel corso dell’udienza del 17 dicembre che sancisce la conclusione dell’incidente probatorio: nel corso della stessa udienza, il giudice dovrebbe consegnare il piano di demolizione che coinvolge diverse aziende e che è stato consegnato dal sindaco-commissario Marco Bucci la scorsa settimana, e stabilire l’eventuale via libera ai lavori che nelle intenzioni della struttura commissariale dovrebbero partire il 15 dicembre.
Prima, però, Bucci dovrebbe svelare anche il piano di ricostruzione: l’obiettivo è firmare l’assegnazione dei lavori il 14 dicembre, ma resta da chiarire se, come accaduto per la demolizione, il sindaco-commissario riuscirà a costituire un’altra “maxi cordata” convincendo Salini Impregilo e Fincantieri a collaborare con Cimolai per mettere insieme le rispettive competenze e colmare eventuali lacune.