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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

Aster, una raccolta fondi per la famiglia di Sandro Campora

I colleghi della partecipata del Comune si stringono intorno alla moglie del 53enne che ha perso la vita nell'isola ecologica lungo il Polcevera

A una settimana esatta dal crollo di Ponte Morandi, non si fermano le iniziative di solidarietà per le vittime della tragedia. Nel giorno dei funerali di Mirko Vicini, 31 anni, il dipendente di Amiu trovato per ultimo tra le macerie, i colleghi in Aster di Sandro Campora, 53 anni, hanno annunciato l’apertura di una raccolta fondi per la vedova e i familiari.

Campora, come detto, era un dipendente della partecipata del Comune rimasto schiacciato sotto la campata del Morandi che poco dopo le 11.30 di martedì 14 agosto è crollata lungo il Polcevera investendo anche l’isola ecologica. All’interno c’erano anche Vicini e Bruno Casagrande, 57 anni, entrambi impiegati nell’altra partecipata del Comune, Amiu. E da parte di Aster è arrivata la manifestazione di solidarietà.

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«Il crollo ha ferito drammaticamente la città, chiedendo un tributo immane di vite umane, e le conseguenze condizioneranno la vita dei genovesi per un tempo indefinito. Il dramma degli sfollati tocca nel profondo la coscienza di tutti noi - si legge in una nota diffusa dalle segreterie sindacali - Ma questa tragedia ha toccato fortemente anche la famiglia di Aster: il caro collega Alessandro Campora, benvoluto e stimato da tutti, sotto quel ponte ha perso la vita mentre stava lavorando. Ci è sembrato doveroso proporre alla Direzione di avviare un’iniziativa congiunta per raccogliere fondi da destinare alla vedova del collega. Questa iniziativa vuole essere soprattutto una sentita dimostrazione di affetto nei confronti del collega che troppo presto ci ha lasciato. 

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Ancora non sono state rese note le modalità della raccolta fondi, ma le segreterie sindacali hanno annunciato che nei prossimi giorni comunicheranno come partecipare: «Come nel passato in occasione delle tragiche alluvioni che hanno colpito Genova, i lavoratori di Aster sono stati in prima linea per alleviare i disagi alla cittadinanza ed intervenire sulle infrastrutture per garantire un minor impatto sulla città dei problemi legati al traffico in dipendenza del crollo del ponte - si conclude la nota - Nessuno si è tirato indietro: turni di lavoro massacranti, diurni e notturni, feriali e festivi, senza sosta, ininterrottamente da quel maledetto 14 agosto. Aster è un patrimonio di Genova e dei genovesi poiché i lavoratori, sempre ed in ogni occasione, sono pronti ad intervenire per alleviare le sofferenze della città. Ci auguriamo che questo rapporto, che ogni volta durante le tragedie cementa il rapporto tra Aster ed i genovesi, non si interrompa a emergenza conclusa».

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