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Cronaca

Inchiesta Morandi, 12 nuovi indagati e perquisizioni

Blitz della Guardia di Finanza in diverse sedi di Spea, controllata di Autostrade: si indaga su altri viadotti considerati a rischio e si apre un nuovo filone d'inchiesta

La Procura di Genova ha aperto un nuovo filone di inchiesta legato al crollo del ponte Morandi legato ai controlli e alle manutenzioni effettuati su alcuni viadotti in tutta Italia: in questo nuovo fascicolo, sarebbero iscritte nel registro degli indagati per il reato di falso altre 12 persone tra dirigenti e personale di Autostrade e Spea.

Proprio in queste ore la Guardia di Finanza sta portando a termine una serie di perquisizioni e ispezioni negli uffici di Spea, la controllata di Autostrade che si occupa di manutenzione delle infrastrutture, per raccogliere nuove prove e documentazione propedeutiche allo sviluppo dell’inchiesta sulla tragedia del 14 agosto 2018.

Le Fiamme Gialle sono entrate in azione a Genova, Milano, Firenze, Bologna, Bari e Pescara, prendendo in considerazione anche la documentazione relativa ad altri viadotti considerati a rischio, tra cui anche uno in Puglia e il Sei Luci a Genova.

Incognita perizia svizzera

La mole di informazioni contenute nella perizia effettuata sui reperti del Morandi nel laboratorio specializzato di Dübendorf, in Svizzera, arrivata a dicembre in Procura, starebbe intanto rallentando il procedere dell’inchiesta. 

La traduzione della perizia redatta dagli esperti svizzeri starebbe portando via più tempo del previsto al pool di magistrati coordinati dal procuratore capo Francesco Cozzi, con conseguenze anche sull’udienza per l’incidente probatorio, fissata all’8 febbraio e a rischio slittamento.

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