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Cronaca

Dalla data allo smaltimento dei detriti: i nodi da sciogliere per l'esplosione del Morandi

Per il sindaco Marco Bucci, il 24 giugno resta "la best option". Ma è sempre più probabile uno slittamento al 30 giugno. Intanto si lavora per riutilizzare i detriti in città

Ancora non è arrivata la data definitiva per la demolizione delle pile 10 e 11 del ponte Morandi con l’esplosivo, ma il sindaco-commissario Marco Bucci resta fiducioso che il via libera dalla commissione esplosivi arriverà per quella da lui più volte indicata come la migliore: lunedì 24 giugno.

«Resta la best option», ha detto in mattinata, confermando che il piano di evacuazione preventiva per la zona intorno al troncone avrà un raggio totale di 300 metri, anche se mancano ancora dettagli relativi all’evacuazione stessa e al rientro dei residenti della Valpolcevera interessati. 

La zona off-limit

«Stiamo considerando anche cosa fare in caso fosse necessario far trascorrere la notte fuori casa ad alcuni cittadini - ha aggiunto Bucci - ma al momento l'orario in cui la zona sarà off limits va dalle 7 del mattino alle 10 di sera». Da chiarire anche i tempi e le modalità di chiusura dell’autostrada, della linea ferroviaria e di via 30 Giugno: nei primi due casi saranno Aspi e Rfi a definire per quanto tempo la circolazione sarà interrotta, nel terzo sarà invece l’ufficio Mobilità del Comune in accordo con la struttura commissariale. 

La riunione della Commissione Esplosivi

La data definitiva dell'esplosione arriverà soltanto con il via libera della Commissione Esplosivi, che mercoledì pomeriggio si è nuovamente riunita per analizzare il piano messo a punto dai demolitori. I membri della commissione - forze dell'ordine, prefettura, Arpal e Asl - hanno chiesto ulteriori integrazioni alla documentazine presentata, che verranno con tutta probabilità analizzate nel corso della prossima riunione, fissata per lunedì 17 giugno.

Lo smaltimento dei detriti 

Infine, un accenno ai detriti prodotti dalla demolizione, di cui a oggi ancora non si conosce l’impiego. Bucci vorrebbe utilizzarle, come già detto, per altre opere e cantieri cittadini, ma dall’Ispra è arrivato il veto.

«Lunedì a Roma ci sar- una riunione tecnica tra tutte le amministrazioni coinvolte per sciogliere il nodo dello smaltimento dei detriti. Ci sono i termini legislativi per ridiscutere il parere dell'Ispra - ha chiarito - Il mio obiettivo è utilizzare il materiale nell'area sotto il ponte, per la realizzazione del parco urbano. Così avremmo anche un grande risparmio sull'inquinamento, perché i camion non dovrebbero trasportare nulla in giro per la città».

L'assemblea pubblica

Il 18 giugno, intanto, resta confermata la doppia assemblea pubblica organizzata a Certosa e a Sampierdarena per informare i cittadini sulle modalità con cui verranno condotti l'evacuazione, l'esplosione e infine lo smaltimento dei detriti. I comitati hanno già dato appuntamento a tutte le persone interessate nell'Aula Magna della Scuola Caffaro, giovedì alle 21, per raccogliere tutte le domande che verranno poi portate martedì all'incontro.

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