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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

Morandi, arriva l'ok alla demolizione del lato ovest. Bucci: «Martedì il nome di chi ricostruirà»

Al termine dell'udienza per l'incidente probatorio confermato l'avvio dei lavori senza però il dissequestro dei reperti. Proteste dei familiari delle vittime per i tempi dell'inchiesta

La Procura di Genova ha firmato l’autorizzazione allo smontaggio del troncone ovest del ponte Morandi con la clausola della «permanenza del sequestro»: il provvedimento consentirà di iniziare la parte di demolizione che prevede lo smontaggio, conservando allo stesso tempo reperti del viadotto necessari per il prosieguo dell’inchiesta sul crollo che verranno custoditi nell’hangar messo a disposizione da Amiu. 

Parenti delle vittime in tribunale, proteste per i tempi dell'inchiesta

La decisione è arrivata nel corso dell’udienza per l’incidente probatorio  che su è tenuta lunedì mattina a Palazzo di Giustizia, cui hanno preso parte anche alcuni familiari delle 43 persone decedute nel crollo. A prendere la parola, fuori dall’aula, è stato in particolare Manuel Diaz, fratello di Henry Diaz, il 28enne di Uscio morto nella tragedia, che ha definito Autostrade «terroristi che hanno giocato con le vite delle persone, perché quello che è accaduto è stato un attentato contro la vita», e che ha lasciato aperto uno spiraglio sulla possibilità di accettare i risarcimenti fissati proprio da Aspi per chiudere la vertenza almeno dal punto di vista civile: «Se accetteremo quei soldi sarà per esaudire i desideri di mio fratello e aiutare i bambini nel mondo - ha detto Diaz - Non penso che potrò mai godermi quei soldi e nemmeno mia madre».

Presente anche la moglie di Gennaro Sarnataro, 48enne di origini napoletane che la mattina del 14 agosto 2018 stava viaggiando a bordo del suo camion quando il Morandi è crollato: Filomena Fico ha duramente contestato la decisione di rimandare ulteriormente il deposito della perizia sui reperti inviati in Svizzera firmata dagli esperti del gip, complici anche le festività natalizie.

Inchiesta sul crollo, slitta il deposito della perizia

«Fanno le vacanze quando mio marito non c’è più, vergogna», è stato il commento della moglie di Sarnataro dopo la decisione del giudice per le indagini preliminari di fissare per l’8 febbraio - e non più per metà gennaio, come inizialmente previsto - una nuova udienza in cui in realtà non si prenderanno provvedimenti concreti, ma di discuterà nuovamente del deposito vero e proprio della perizia.

Sia gli esperti del tribunale sia quelli delle parti hanno infatti chiesto più tempo per analizzare la documentazione a disposizione, e resta ancora da analizzare il piano di demolizione nella sua interezza: le maggiori perplessità riguardano il troncone est, quello che sorge sopra le case e che per essere demolito richiederebbe l’uso di esplosivo, metodo che soprattutto gli avvocati dei 21 indagati nell’ambito dell’inchiesta sul crollo.

Bucci: «Martedì il nome di chi ricostruirà il viadotto»

Su questo il sindaco-commissario Marco Bucci, però, ha scelto di non commentare. Confermando l’imminente annuncio del nome di chi ricostruirà, ha espresso soddisfazione per «i lavori iniziati a spron battuto», ringraziando la procura e il già per la collaborazione e stimando in due settimane l’inizio dei lavori per lo smontaggio dell’impalcato nella parte ovest, dove sabato è stato inaugurato il cantiere.

«Domani avrete la decisione su chi ricostruirà il ponte - ha detto Bucci a margine della presentazione degli eventi previsti in città per CApodanno -  Il decreto sarà pubblicato domani sera. Ci sono ancora da capire alcune cose che non posso svelare, alcune tessere del puzzle che vanno messe al posto giusto».

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