
Morandi, ispezione antimafia nel cantiere: controlli su operai, mezzi e aziende
L'operazione, organizzata su input della prefettura, è stata coordinata dalla Direzione Investigativa Antimafia di Genova
Nell’operazione sono state impegnate complessivamente 61 persone, che hanno controllato 99 persone, 80 mezzi e 43 aziende presenti nel cantiere. Già nel mese di gennaio, il prefetto di Genova e il sindaco-commissario Marco Bucci - in attuazione del Decreto del Ministro dell’Interno del 20 novembre 2018 - avevano condiviso la necessità di avviare una stretta collaborazione finalizzata proprio a prevenire eventuali infiltrazioni mafiose nell’opera di ricostruzione.
Nell’occasione era stato sottoscritto anche un Protocollo antimafia che, tra le altre cose, comporta anche la creazione di una piattaforma informatica gestita dalla struttura commissariale e dalle aziende che eseguono i lavori, che consentirà alle forze di polizia, al Provveditorato Opere Pubbliche e all’Ispettorato del Lavoro di monitorare con attenzione ogni singola azione connessa al cantiere e ogni persona o mezzo che vi accedono.
Nell'ottobre del 2018 era stato proprio il presidenti dell'Anac, Raffaele Cantone, a lanciare l'allarme sul cantiere del Morandi, sottolineando l'alto rischio di infiltrazioni mafiose, stabilendo poi in accordo con il sindaco-commissario Bucci una stretta collaborazione finalizzata proprio a prevenire eventuali influenze della criminalità organizzata in un'opera così importante e delicata.