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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

Morandi, centinaia di carotaggi sul troncone est. A ovest scende la quinta trave

Le analisi fondamentali per predisporre un piano di demolizione per le pile 10 e 11: la presenza di amianto va accertata e approfondita. Sul lato Savona, intanto, nella serata di mercoledì è iniziato il taglio dell'impalcato

È iniziato intorno alle 21.30 di mercoledì sera, con circa 48 ore di ritardo rispetto alla prima data prospettata, il taglio della quinta trave gerber del troncone ovest del ponte Morandi.

Le operazioni dureranno per l’intera giornata di giovedì, con l’obiettivo finale di far toccare terra alla sezione di impalcato che tra tra le pile 3 e 4. Conseguenza diretta, corso Perrone, chiuso da domenica mattina nel tratto tra via Perini e via Borzoli, resterà chiuso sino alle 23 di sabato 30 marzo, come confermato anche dal Comune di Genova.  

E proprio a Palazzo Tursi, sede del Comune di Genova, si è tenuta mercoledì una commissione consiliare dedicata al tema dell’amianto nel Morandi e della demolizione del viadotto. La commissione era stata chiesta a gran voce dai consiglieri di opposizione, ed era stato lo stesso sindaco-commissario Marco Bucci a rimandare proprio a una commissione le risposte alle interrogazioni rimaste senza risposta più volte presentate durante i consigli comunale.

Demolizione pile 10 e 11, Asl: «L'esplosivo non è affatto certo»

Alla commissione hanno partecipato rappresentanti di comitati cittadini, dei municipi coinvolti, rappresentanti degli osservatori pubblici della struttura commissariale e tecnici di Asl, Arpal e Rina Consulting. Proprio da loro è arrivata la (non) conferma: a oggi non esiste ancora un’opzione definitiva per la demolizione delle pile del troncone est, la 10 e la 11. Su cui nei prossimi giorni verranno portati a termine quasi 300 carotaggi proprio per individuare eventuale presenza di amianto - la cui presenza è già stata accertata, seppure in piccole quantità, nel troncone ovest - e cercare di definire un piano: la demolizione con l’esplosivo non è ancora stata confermata e non sarebbe «affatto certa», anche se il Bucci ha più volte chiarito che a oggi non esiste un’alternativa praticabile per abbattere le pile 10 e 11.

I palazzi di via Porro e via del Campasso, invece, verranno abbattuti meccanicamente, proprio come accadrà per le pile del troncone ovest. La prima a cadere sarà la 5, demolita grazie all’impiego delle maxi gru arrivate dall’Olanda e montate nei giorni scorsi.

Il tema amianto, però, resta quello più importante e delicato: «Il confronto con i demolitori è in corso», hanno fatto sapere da Asl, ricordando che il rilevamento di amianto, seppure non in concentrazioni allarmaenti, «ha reso più forte la richiesta di attenzione per i rischi legati anche ad altri tipi di polveri». 

Via Fillak, slitta la riapertura per bonifica ordigni bellici

Sul fronte viabilità, la riapertura di via Fillak - subordinata al montaggio delle 6 torri d'acciao a sostegno del troncone est - sta subendo rallentamenti per la bonifica da eventuali ordigni bellici nell’area in cui dovrebbe essere montata proprio una delle torri. Una volta riaperta via Fillak, anche gli sfollati potranno rientrare per la quarta e ultima volta negli edifici di via Porro evacuati che verranno demoliti.

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