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Cronaca Masone

Milano-Sanremo: una piazza per Candido Cannavò, storico inviato della Gazzetta dello Sport

Gli verrà dedicata la piazza che per anni lo ha visto attendere il passaggio della “Classicissima di primavera” come inviato e direttore de La Gazzetta dello Sport, a Masone

In quella piazza si è posizionato per anni, sempre nel solito posto insieme ai colleghi, per attendere il passaggio della "Classicissima di primavera" come inviato e direttore de "La Gazzetta dello Sport": ora, quello slargo porterà il suo nome. 

Masone, in occasione della 114esima edizione della Milano-Sanremo, il 14 marzo 2023, onorerà così la memoria dello storico giornalista e mezzofondista Candido Cannavò: lo slargo presente sulla SP 456 del Turchino, a ridosso della rotonda autostradale, è infatti diventato negli anni l’abituale punto di ritrovo dei giornalisti, dei campioni del passato e di innumerevoli tifosi. Fu proprio Candido Cannavò uno degli ideatori del punto di ristoro aperto gratuitamente a tutti in attesa del passaggio dei corridori. Un’iniziativa dal successo crescente ed arricchita dalle cibarie di primissima qualità messe a disposizione nel nome dell’amicizia e del ciclismo.

Il Comune di Masone ha dunque accolto con entusiasmo la proposta di dedicare lo spazio a Cannavó, promossa da Gigi Belcredi, storico autista de “La Gazzetta dello Sport”, e da un gruppo di suoi amici. 

La targa per largo Cannavò è pronta - Foto fb@Comune di Masone

Candido Cannavó fu atleta di fondo e mezzofondo a livello nazionale. A diciannove anni ha iniziato a svolgere l'attività di giornalista sportivo nel quotidiano "La Sicilia". Dal 1952 al 1955 ha ricoperto la carica di presidente del CUS Catania. Nel 1955 è stato ingaggiato come corrispondente da "La Gazzetta dello Sport". Successivamente è diventato anche inviato speciale e tra le manifestazioni di cui si è occupato si ricordano alcuni Mondiali di calcio, ben 9 Olimpiadi e moltissimi Giro d'Italia.

Nel 1981 è diventato vicedirettore, poi condirettore e nel 1983 è succeduto a Gino Palumbo come direttore responsabile del quotidiano. È rimasto in carica 19 anni, fino al 12 marzo 2002. Un mese dopo la sua scomparsa, il 22 marzo 2009 "La Gazzetta dello Sport" ha deciso di intitolargli sia l'ufficio del direttore (con il nome di "Stanza Candido Cannavò") sia la maglia bianca del Giro d'Italia.

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