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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

Giovani migrante muore in ospedale, il San Martino: «Nessun rischio infettivo»

Il 18enne, ricoverato martedì mattina, è stato stroncato in serata da un arresto cardiocircolatorio. La direzione sanitaria tranquillizza: nessuna profilassi, non si tratta di malattia trasmissibile

È morto per un arresto cardio-circolatorio «non legato a patologie infettive trasmissibili», il 18enne di origini nigeriane ospitato in una centro di accoglienza di via Edera, a Quezzi, e deceduto nel pomeriggio di martedì all’ospedale San Martino di Genova.

La direzione sanitaria dell’ospedale cittadino ha reso noto che la salma del giovane migrante è stata messa a disposizione dell’autorità giudiziaria in via precauzionale per eventuali accertamenti formali, ma che non è stata attivata (e non sarebbe necessaria) nessuna profilassi per chi è entrato in contatto con il paziente, e dunque gli altri ospiti e il personale del centro di via Edera e il personale sanitario.

Alla luce degli accertamenti effettuati dai medici dell’ospedale, non è stato necessario neppure l’intervento degli esperti del Dipartimento di Prevenzione della Asl 3. Il giovane era arrivato al pronto soccorso del San Martino nella mattinata di martedì, in condizioni che inizialmente non sembravano gravi.

Il medico di turno, rende noto l’ospedale, non è riuscito a fare subito una diagnosi, complice il fatto che il 18enne, visibilmente agitato e poco lucido, si è all’inizio opposto al prelievo di sangue per le analisi. Il suo quadro clinico si è quindi rapidamente aggravato, sino a quando, in serata, è sopraggiunto l’arresto cardiaco fatale. L’esito delle analisi aveva nel frattempo già escluso che potesse trattarsi di una patologia di natura infettiva, un risultato che l'ospedale ha diffuso anche per tranquillizzare gli altri ospiti del centro accoglienza e il personale, sospeso sino al via libera dei medici.

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