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Cronaca

Primavera "pazza", allarme di Coldiretti: «Azzerata la produzione di miele»

Gli ultimi mesi, caratterizzati da pioggia, vento e repentini cambi di clima, ha influito sulle fioriture impedendo alle api di nutrirsi e dunque di produrre il loro nettare

Vento, pioggia e maltempo hanno caratterizzato il maltempo di gran parte della stagione primaverile, e a farne le spese è stato anche il settore dell’apicoltura ligure. Le produzioni di miele,  fa sapere Coldiretti, sono state praticamente azzerate a causa della primavera anomala, e le api sono a malapena riuscite a trovare nettare sufficiente per sopravvivere.

Stando alle stime di Coldiretti, il settore in Liguria conta su circa 1200 addetti che si occupano di 26.000 alveari, per una produzione media di 40 kg di miele all’anno per cassa. E il maltempo, compromettendo le fioriture, ha compromesso anche il nutrimento delle api, tanto che gli stessi apilcoltori sono dovuti intervenire per nutrirle, a dimostrazione dei danni provocati dai cambiamenti climatici.

«Il maltempo non ha risparmiato la nostra regione - è stato il commento del presidente di Coldiretti Liguria Gianluca Boeri e del delegato confederale, Bruno Rivarossa - questa finta primavera ha colpito duramente i nostri apicoltori. A oggi si stima che la produzione primaverile di miele ligure sia stata praticamente azzerata: le perdite sono importanti per tutte le tipologie, ma le più gravi si sono registrate sul miele d’acacia, pianta andata in fioritura in concomitanza con i fenomeni atmosferici avversi. È per questo che come Coldiretti Liguria abbiamo chiesto alla Regione di affrontare questo grave problema al prossimo Tavolo Verde e pianificare interventi immediati a sostegno del comparto».

Un duro colpo al comparto, tenuto conto del fatto che storicamente la Liguria è produttrice di mieli pregiati, dal tipico miele di castagno, prodotto nell’entroterra, passando per i più tradizionali millefiori e acacia e arrivando sino a quelli più particolari di erica e melata. 

«In una situazione d’emergenza come questa - conclude Coldiretti - per evitare di portare in tavola prodotti provenienti dall’estero, spesso di bassa qualità, consigliamo al consumatore di verificare con attenzione l’origine in etichetta del miele oppure rivolgersi direttamente ai produttori nelle aziende agricole, negli agriturismi o nei mercati di Campagna Amica Liguria».

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