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Cronaca Via Benedetto Brin

Guasto sulla linea, metro in tilt: passeggeri in coda a Brin

Ancora una mattinata da incubo per i trasporti nel ponente genovese. Stavolta un problema ha ridotto la circolazione a un solo binario, e decine di persone sono state costrette ad aspettare

Ancora un guasto alla metropolitana, e la stazione di Brin si trasforma in un inferno con decine di persone in coda e tenute all’esterno dei tornelli dai volontari della Protezione Civile, impegnati a tentare di gestire la situazione.

Il problema è lo stesso che si è presentato la scorsa settimana: un guasto, appunto, che ha lasciato in funzione un solo binario, di fatto bloccato l’intera circolazione sulla linea impedendo al flusso dei passeggeri di smaltirsi. In particolare a Brin, dove tutti i residenti di Certosa e molti pendolari della Valpolcevera fanno affidamento sulla metro per raggiungere il posto di lavoro e in generale il centro città, alla luce delle strade chiuse perché in piena zona rossa.

«La metropolitana non ce la farà mai a reggere il traffico enorme di questo periodo - si sfogano i residenti di Certosa sulla pagina Facebook CertoSiamo, aperta proprio per segnalare problemi, criticità e in generale iniziative nel quartiere - I guasti ci saranno sempre e saranno sempre più frequenti, e noi perennemente in ritardo e in coda». A dimostrazione della difficile situazione in cui si trovano gli abitanti del quartiere, altre foto che ritraggono persone incolonnnate, in gran parte attaccate al telefono per spiegare a datori di lavoro e insegnanti la ragione del ritardo.

Ancora nulla di preciso intanto si sa sul futuro di via Trenta Giugno, una delle vie che i residenti di Certosa considerano indispensabili per ridare al traffico almeno una parvenza di normalità. Il sindaco Marco Bucci aveva annunciato l’intenzione di chiedere il dissequestro al giudice; la via è bloccata per la presenza di detriti che vanno analizzati dai periti della procura per l’incidente probatorio, che dovrebbe terminare entro dicembre. La speranza è che i detriti di via Trenta Giugno vengano analizzati per primi e si possa procedere con la rimozione, il dissequestro e la riapertura della strada, che sarà aperta a tutti e dovrebbe essere collegata direttamente alla nuova strada “Superba”.

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