C’è una data per l’apertura del nuovo Mercato Orientale d’ispirazione “internazionale”: il secondo piano della struttura, che verrà interamente dedicato allo street food e alla ristorazione veloce (un po' sulla scia della Boqueria di Barcellona o del Mercato Centrale di Firenze), dovrebbe aprire i battenti nella primavera 2018, se tutto procede secondo i programmi ad aprile.

Come sarà il nuovo Orientale

L’annuncio è arrivato lunedì nel corso dell’assemblea generale di Ascom Confcommercio direttamente dal vicepresidente Oscar Cattaneo, che ha sottolineato l’importanza del nuovo progetto come volano per il turismo: massicci gli interventi di riqualificazione della struttura di via XX Settembre, che al piano terra manterrà i banchi della vendita al dettaglio, mentre il secondo piano si dividerà tra stand di street food affidati a ristoratori locali che proporranno piatti tipici e un ristorante vero e proprio. 

Prevista inoltre la realizzazione di due piazzette in corrispondenza dei due ingressi di via Galata, attualmente occupati dai bidoni della spazzatura.

L'idea di Bucci: grande distribuzione per il rilancio dei mercati rionali

Nel corso dell’incontro, il sindaco Marco Bucci ha avanzato anche la sua proposta per rilanciare i mercati rionali in difficoltà: «Affiancare ai piccoli esercenti la grande distribuzione potrebbe essere l’occasione buona per far ripartire alcune strutture - ha commentato il primo cittadino - La prima si occuperebbe dei prodotti a lunga conservazione, i commercianti della vendita di prodotti freschi. In questo modo il cittadino troverebbe in un unico posto tutto ciò che gli serve».

In totale sono 24 i mercati rionali coperti genovesi, 4 dei quali - Cornigliano, Cortellazzo, Pontedecimo e via Bologna - ormai chiusi da tempo. Nei giorni scorsi, complice alcune frasi pronunciate da Lilli Lauro nel corso di un incontro pubblico, era stata ventilata anche la chiusura del Mercato del Carmine, annuncio prontamente smentito dagli operatori, che hanno sottolineato di essere al lavoro per rilanciare la struttura (un progetto ambizioso che ricalca quello del Mercato Orientale) e renderla sempre più attrattiva.