Autista Amt si ferma per soccorrere ragazza: i passeggeri la insultano
La dipendente ha chiamato e atteso i soccorsi ma è stata aggredita verbalmente dalle persone a bordo che le hanno dato della nullafacente e chiesto di proseguire la corsa
Insultata per aver fatto il suo dovere. Questa mattina, intorno alle 11, una ragazza è svenuta in via Dino Col a bordo di un bus della linea 3 che viaggiava verso ponente.
L'autista, vedendo nello specchio retrovisore la situazione, ha subito fermato la corsa e chiamato i soccorsi, svolgendo non solo quanto tenuta a fare ma ciò che ogni persona avrebbe fatto per aiutare la giovane che aveva perso i sensi.
Una parte dei passeggeri, però, la pensava diversamente, e ha iniziato a insultate la dipendente Amt apostrofandola come una nullafacente e chiedendole addirittura di far scendere la donna svenuta e continuare la marcia.
Mentre altre persone incredule sorreggevano la ragazza svenuta offrendole conforto, la vettura E814 si è pian piano svuotata portandosi dietro una scia d'insulti diretti all'autista.
Sul posto, davanti al Matitone, è intervenuta la croce verde genovese e l'automedica. Il medico ha prestato le prime cure alla donna svenuta che è stata ricoverata in codice giallo all'ospedale Villa Scassi.
"Siamo sconcertati dall'accaduto e questo è un pessimo segnale di come l'umanità e l'aiuto verso il prossimo, specialmente quando in difficoltà, stia letteralmente scomparendo", è il commento di Luca Lagomarsino presidente della segreteria Ugl.
"Un grande gesto della collega che è prontamente intervenuta per soccorrere una passeggera si è trasformato in un vile attacco di persone insensibili e grette che prontamente hanno approfittato, per attaccare chi si è subito adoperata a soccorrere chi si trovava in difficoltà, non risparmiando insulti a chi 'ha osato' interrompere la corsa per una pronta assistenza".
Lagomarsino continua sottolineando le difficoltà quotidiane degli autisti Amt che si ritrovano sempre sotto tiro: "Per fortuna anche alcuni passeggeri si sono adoperati ad aiutare ma occorre fare una riflessione su come il personale di guida sia quotidianamente 'in trincea' a fare da parafulmine alle problematiche di Amt di cui non sono responsabili. È ora di finirla di considerare meno di zero gli autisti e indirizzare verso di loro le frustrazioni personali che hanno certi personaggi".
Ugl si dice "da sempre sul campo per evitare questi attacchi infami, sia verbali che fisici; occorre che Amt si adoperi per eliminare questo problema formando immediatamente un tavolo di confronto".