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Cronaca

Ferrero dal carcere: "Perché non sono ai domiciliari? Non voglio scappare"

Venerdì 9 dicembre l'interrogatorio di garanzia, gli avvocati: "Si avvarrà della facoltà di non rispondere, non abbiamo ancora avuto la possibilità di avere le carte"

Dopo l'arresto per bancarotta di lunedì 6 dicembre 2021 ha parlato dal carcere di San Vittore l'ormai ex presidente della Sampdoria Massimo Ferrero, che nella giornata di oggi (giovedì 9 dicembre, ndr) dovrebbe essere ascoltato per l'interrogatorio di garanzia, secondo quanto riferito dagli avvocati è probabile che si avvalga della facoltà di non rispondere.

"Perché i giudici non mi fanno stare ai domiciliari? Non ho nessuna intenzione di scappare". Queste le parole riferite dagli avvocati che lo difendono nella vicenda giudiziaria. "Avrebbe voluto assistere alla perquisizione nei suoi confronti, per la tensione ha avuto un picco di pressione", spiega all'Adnkronos l'avvocato Giuseppina Tenga.

"Naturalmente vorrebbe i domiciliari - aggiunge Luca Ponti, altro legale di Ferrero - vorrebbe andare a casa, ha escluso qualsiasi intenzione di fuga e vorrebbe stare con la sua famiglia. Il carcere è un'esperienza che segna ma lui è battagliero come sempre".

"Esclusa la possibilità di fuga e l'eventuale inquinamento delle prove - conclude l'avvocato - resta l'ipotizzata reiterazione del reato come unica esigenza cautelare, legata al fatto che si suppone che sia amministratore di fatto, una possibilità che secondo noi non c'è. Per domani è in programma l'interrogatorio di garanzia, ma ritengo che domani Ferrero si avvarrà della facoltà di non rispondere, dal momento che non abbiamo ancora avuto la possibilità di avere materialmente le carte".

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