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Cronaca

Martina Rossi, nuovo colpo di scena: processo rinviato

Alessandro Albertoni ha esteso il mandato a un altro avvocato, Franco Coppi, che ha difeso imputati eccellente del calibro di Giulio Andreotti e Silvio Berlusconi

È stata rinviata al 7 ottobre prossimo, davanti alla Quarta sezione penale, l'udienza di Cassazione del processo sulla morte di Martina Rossi, la studentessa genovese di 20 anni morta il 3 agosto 2011 precipitando dalla terrazza del sesto piano dell'hotel 'Santa Ana' a Palma di Maiorca, mentre, secondo l'accusa, cercava di fuggire da un tentativo di stupro.

Lo hanno deciso i giudici della sezione feriale della Cassazione, dopo l'eccezione presentata dai difensori dei due imputati, Luca Vanneschi e Alessandro Albertoni, condannati a tre anni per tentata violenza sessuale nel processo di appello bis a Firenze lo scorso 28 aprile. Il rinvio non comporta un rischio di prescrizione, perché secondo i calcoli dei giudici il termine non scatta prima del 16 ottobre prossimo.

Albertoni ha esteso il mandato a un altro avvocato, Franco Coppi. Principe del foro di Milano, Coppi ha difeso imputati eccellenti, da Giulio Andreotti a Silvio Berlusconi (processo Ruby). Ma si è anche occupato di grandi fatti di cronaca che hanno avuto un enorme rilievo mediatico, come il caso di Avetrana, nel quale il legale ha assistito Sabrina Misseri accusata dell'omicidio di Sara Scazzi, o quello di via Poma dove ha rappresentato legalmente l'imputato Raniero Busco. Ha anche assistito i genitori di Marco Vannini e Francesco Totti.

La vicenda processuale

In primo grado ad Arezzo il 14 dicembre 2018 i due imputati vennero condannati a 6 anni di reclusione per tentato stupro e morte in conseguenza di altro reato (poi estinto per intervenuta prescrizione). Il 9 giugno 2020 la Corte d'appello di Firenze aveva assolto Albertoni e Vanneschi "perché il fatto non sussiste". La Suprema Corte di Cassazione lo scorso 21 gennaio ha annullato la sentenza di assoluzione disponendo un nuovo processo per i due imputati come aveva sollecitato, nel corso della requisitoria, il sostituto procuratore generale Domenico Seccia e accogliendo i ricorsi presentati dalla procura generale di Firenze e dalla parte civile. Quindi la decisione di condanna per gli imputati da parte della Corte d'appello di Firenze nel processo bis.

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