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Giovedì, 18 Aprile 2024
Cronaca Nervi / Passeggiata Anita Garibaldi

Marinella, la società: "Ci impegniamo a renderla decorosa prima di Euroflora"

L'amministratore unico della società La Marinella 1934 risponde alle critiche dopo l'interrogazione in consiglio comunale sui ritardi nei lavori

All'indomani dell'interrogazione in consiglio comunale sulla situazione dell'ex albergo Marinella sulla passeggiata di Nervi, l'amministratore unico della società La Marinella 1934, Igor Mendelevich, ha deciso d'intervenire per esprimere chiaro il suo punto di vista. L'imprenditore aveva già fatto il punto sui lavori ai microfoni di GenovaToday a fine gennaio.

"Con grande sorpresa e rammarico - si legge in una nota inviata alla stampa - leggiamo sia dai media e sia dalle forze politiche cittadine, una polemica riguardante La Marinella, chiamando in causa e mettendo in dubbio la correttezza e la serietà della nostra società. Pertanto ci corre l'obbligo (e lo facciamo con grande fatica perché usi più alla politica del fare e non del dire) e senza entrare nel dibattito politico in corso, di chiarire la nostra posizione pur essendo note le vicissitudini e pur avendo la possibilità di riscontro semplicemente consultando tutti gli atti pubblici a riguardo".

"Ci permettiamo comunque - prosegue la nota - di fare chiarezza ripercorrendo rapidamente la cronistoria sino ad oggi:

  • luglio 2016 ci viene assegnato l'edificio Marinella a seguito di bando pubblico dal quale risulta la sola nostra partecipazione (giunta Doria);
  • aprile 2017 ci vengono consegnate le chiavi e viene costituita la società La Marinella 1934 Srl;
  • agosto 2018 la conferenza dei servizi composta da Soprintendenza, 3 paesaggistiche e circa altri 20 enti, rilascia il titolo edilizio;
  • 25 ottobre 2018 viene annunciato l'avvio del cantiere per il 7 novembre con apertura inizio 2020
  • 29 ottobre 2018 la mareggiata pregiudica le strutture dell'edificio;
  • gennaio 2020 la nostra società si fa carico degli ulteriori interventi di competenza del Demanio per circa 1.500.000 di euro;
  • 3 febbraio 2020 inizio dei lavori con previsione apertura inizio 2021
  • marzo 2020 primo lockdown covid".

"Credo basterebbero queste premesse - prosegue Mendelevich - per riconoscere la volontà e l'abnegazione della nostra società per salvaguardare un bene amato da tutti i genovesi. Situazione attuale:

  • ad oggi abbiamo speso oltre 1.500.000 di euro solo per le opere strutturali;
  • l'investimento previsto entro i 3.000.000 di euro sarà abbondantemente superato;
  • 2 anni di covid credo che siano una motivazione più che comprensibile per non dubitare dei tempi;
  • l'aumento mondiale di tutte le materie prime e la loro difficile reperibilità rendono più oneroso l'intervento e difficile da rispettare come tempistiche;
  • le varianti che necessariamente si sono dovute effettuare via via che si scoprivano le particolarità della struttura, passano obbligatoriamente dalla conferenza dei servizi allungandone i tempi, e le ultime sono state approvate a gennaio 2022;
  • infine, altrettanto note sono le vicende in campo edilizio legate al 'superbonus', che, oltre a far lievitare i costi della mano d'opera, rende estremamente difficile reperirne nei numeri e nei tempi corretti".

"Pensavamo che non dovessimo rimarcare questa situazione che è notoria a tutti gli italiani, per 'giustificare i ritardi?'. Da vecchi imprenditori genovesi - prosegue la nota - non ci aspettiamo encomi e tantomeno siamo abituati a piangerci addosso, ma l'ipocrisia e la superficialità ci danno oltremodo fastidio quando possono mettere in dubbio la nostra serietà".

"Infine, proprio perché pensiamo a Genova e vogliamo il meglio - continua Mendelevich -, è nostro impegno prima di Euroflora, di rendere La Marinella decorosa, ultimando almeno la facciata nord e rimuovendo gli ingombri della passeggiata. Mentre prevediamo prima dell'estate di terminare tutte le opere e valutare se, quando e come riaprire il nostro gioiello tanto amato, compatibilmente con le condizioni generali italiane".

"Vi preghiamo di tenerci esclusi dalla dialettica politica elettorale a noi estranea - conclude - e, se possibile, sostenerci moralmente come tanti genovesi stanno facendo con noi dall'inizio dell'avventura: ci fa sentire meno soli e dà motivazioni a non mollare come nella natura dei veri genovesi".

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