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Cronaca Piazzale Marassi�

Lancio di smartphone nel carcere di Marassi

Una palla di nastro adesivo contenente quattro telefoni è stata intercettata da un agente della polizia penitenziaria in servizio sul muro di cinta

Forse un errore di mira, forse un lancio sbagliato, quello che è certo è che la palla di nastro adesivo contenente quattro cellulari e lanciata all'interno del carcere di Marassi era destinata ad alcuni detenuti e non ai poliziotti della penitenziaria che l'hanno trovata. All'interno gli agenti in servizio sul muro di cinta che l'hanno intercettata, intorno alle 13.30 di giovedì 19 settembre 2019, hanno trovato due micro cellulari e due smartphone.

La palla era stata lanciata dal'esterno, lato Stadio, verso l'area passeggi della seconda sezione, in cui si trovavano in quel momento circa cento detenuti, come ha spiegato il segretario della Uil Penitenziari Fabio Pagani: «L'involucro è stato intercettato da un agente prima che li raggiungesse e forse sarà difficile risalire anche agli autori del lancio considerando i guasti del sistema di video sorveglianza, che necessita di miglioramenti urgenti soprattutto in queste condizioni di sovraffollamento».

Pagani sottolinea poi altre problematiche della struttura penitenziaria di Genova: «A Marassi si contano 750 detenuti a fronte di una capienza regolamentare di 450 e se non vi sono sistemi di sicurezza adeguati potrebbero determinarsi situazioni ad alto rischio - soprattutto durante le manifestazioni sportive, i lanci potrebbero moltiplicarsi . Occorre potenziare la Sala Regia e prevedere anche ulteriori barriere che possano
impedire i lanci dall’esterno». In passato erano stati intercettati altri lanci con cellulari e droga.

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