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Cronaca Marassi / Piazzale Marassi

Marassi, agente penitenziario aggredito da detenuto: sale l'allarme

A denunciare l'ennesimo episodio di violenza è Fabio Pagani, segretario regionale Uilpa, che punta il dito sulle precedenti aggressioni e sul sovraffollamento del penitenziario

Ancora un episodio di violenza nel carcere di Marassi, ancora un agente aggredito da un detenuto: a denunciarlo è Fabio Pagani, segretario regionale Uilpa, che ha lanciato un appello al ministero della Giustizia e la Direzione e il provveditorato del carcere cittadino a prendere provvedimenti per il sovraffollamento, principale causa, secondo il sindacato, degli scoppi di violenza.

«Giovedì mattina al secondo piano della Seconda Sezione un detenuto ha aggredito a calci un agente di Polizia Penitenziaria, che portato in ospedale ha ricevuto una prognosi di tre giorni - spiega Pagani - Come se non bastasse, sempre giovedì verso le 22 circa una perquisizione della in Prima Sezione in due celle ha mandato in escandescenza una decina di detenuti ristretti al piano terra, che hanno protestato con estrema violenza minacciando e brandendo i piedi dei tavolini nei confronti degli agenti. Solo dopo un oretta circa si è riusciti a riportare la calma e ristabilire l’ordine».

Prosegue Pagani: «Questi continui episodi destano allarme e preoccupazione nel sindacato, che rileva criticamente le carenze in fatto di sicurezza e la gestione dei detenuti. E’ evidente che il ripetersi di eventi critici denota un malessere palese: riteniamo che la presenza di circa 700 detenuti, in luogo dei 450 ospitabili a Marassi, possa essere un fattore scatenante della violenza e dei tentativi di auto soppressione».

Da qui la richiesta all’amministrazione di effettuare un sopralluogo per constatare le condizioni di detenuti e agenti penitenziari.

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