«Sua figlia ha avuto un incidente», finto avvocato si fa consegnare 4.500 euro
L'uomo ha prima finto una chiamata da parte di un maresciallo dei carabinieri, poi si è presentato a casa di un 84enne chiedendo i soldi. Ma è stato bloccato dalla polizia
Si spacciano per avvocati, telefonando a casa di persone anziane e sole e insinuando che un parente avrebbe avuto un fantomatico incidente, tutto per farsi consegnare soldi per “assistenza legale”: un modus operandi ormai consolidato per molti truffatori, ma quello che mercoledì ha colpito in piazza Manin è finito dritto nelle braccia di alcuni poliziotti, che l’hanno subito arrestato.
I fatti
Tutto è successo nel pomeriggio di giovedì nei dintorni di piazza Manin, dove gli agenti della Squadra Mobile hanno notato un uomo uscire a passo veloce da un portone e togliersi giacca, cravatta e altri indumenti che aveva addosso, per poi dirigersi verso un’auto parcheggiata poco distante e partire sgommando con una manovra pericolosa.
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I poliziotti hanno quindi deciso di seguirlo sino in via Gramsci, dove l’hanno fermato: con sé aveva una busta piena di contanti, circa 4.500 euro che ha ammesso di essersi fatto consegnare da un 84enne residente proprio in zona Manin.
La polizia:
«Mai fidarsi»
Il pensionato è stato quindi rintracciato, e interpellato sulla somma di denaro ha ammesso di essere stato contattato sul telefono di casa da un uomo che si è presentato come un maresciallo dei carabinieri che gli ha raccontato che la figlia si trovava in caserma dopo un incidente stradale e gli ha dettato il numero del presunto avvocato che la stava assistendo. L’anziano, spaventato, ha immediatamente contattato il misterioso avvocato ritrovandosi a parlare con il truffatore che si è poi presentato a casa sua per ritirare il denaro.
Il truffatore, un 55enne residente a Napoli, è stato quindi arrestato per il reato di truffa aggravata, mentre il denaro è stato riconsegnato al pensionato, ormai tranquillizzato, invitandolo - come tutti i cittadini - a segnalare qualsiasi comportamento sospetto al numero unico di emergenza.