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Cronaca Foce / Corso Buenos Aires

Manifesto anti-aborto, in 300 in strada per protestare

Moltissime le persone che lunedì hanno partecipato al presidio di protesta organizzato dall'associazione Non una di meno. Traffico bloccato in corso Buenos Aires per un'ora

Uomini, donne, giovani e meno giovani: sono state decine le persone che lunedì sera hanno partecipato al presidio di protesta contro il maxi cartellone contro l’aborto affisso nei giorni scorsi in corso Buenos Aires, su un palazzo di fianco alla chiesa di Santa Zita.

La manifestazione era stata organizzata da diverse associazioni attive sul territorio, capofila Non una di meno, che dopo avere ripetutamente chiesto al sindaco Marco Bucci di far rimuovere il cartellone affisso dalla manifestazione ProVita avevano dato appuntamento proprio in corso Buenos Aires per difendere la legge 194 nella settimana in cui si celebrano i 40 anni dalla sua approvazione. 

All’appello hanno risposto circa 300 persone, che tra le 18 e le 19 hanno occupato marciapiede e strada sotto il manifesto bloccando il traffico: «Non ci stupisce che il sindaco Bucci difenda quel vergognoso cartellone: dopo la negazione del patrocinio al Pride e la commemorazione dei Repubblichini, oltre che l’annunciato smembramento dei Consultori da parte della Regione, è sempre più evidente che questa non è la città che vogliamo - fanno sapere da Non una di meno Genova -  Non resteremo in silenzio, torneremo a riempire lo spazio pubblico per ribadire che sui nostri corpi e sulle nostre vite decidiamo solo noi. Grazie alle lotte di tante donne, l’aborto in Italia è legale: vogliamo gli obiettori fuori dagli ospedali e la propaganda pro-vita fuori dalle nostre città».

Al presidio hanno partecipato molti esponenti politici dell’opposizione Bucci, dai consiglieri Pd in Regione e in Comune a Luca Pastorino passando per Chiamami Genova e Lista Crivello. Che martedì pomeriggio porteranno il tema in consiglio Comunale.

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