'No alla caccia', manifestazione a De Ferrari
"Con l'introduzione degli articoli della nuova Legge 197/22, cacciatori ed agricoltori senza scrupoli potranno sfoderare i loro fucili nelle zone vietate, nelle aree protette, nei parchi giochi, nelle riserve e in tutta la città", ricordano gli animalisti
Attivisti e gruppi animalisti genovesi hanno organizzato un pomeriggio di aggregazione e informazione sabato 14 gennaio dalle 15 alle 18 in piazza De Ferrari "per difendere il diritto alla vita degli animali selvatici e rivendicare il diritto alla sicurezza di ogni libero cittadino", spiegano.
"A causa del sabotaggio politico degli artticoli 19 e 24 della Legge 157/92 sulla protezione della fauna - si legge in una nota -, con l'introduzione degli articoli della nuova Legge 197/22, cacciatori ed agricoltori senza scrupoli potranno sfoderare i loro fucili nelle zone vietate, nelle aree protette, nei parchi giochi, nelle riserve e in tutta la città, fuori da scuole, chiese e parcheggi. Nessun limite di periodo, orari, divieti: si potranno uccidere tutti gli animali, anche di notte, liberi da pareri scientifici vincolanti e superando le Direttive Europee (92/43/CEE; 09/147/CE ) su aree protette e specie in regime di protezione assoluta".
"L'obiettivo è chiaro - prosegue la nota -: una deregulation totale e progressiva delle normative vigenti sulla caccia. Questi nuovi articoli autorizzano doppiettisti e conduttori di terreni ad ammazzare in piena libertà, nei centri cittadini, davanti ai bambini. Non è vero infatti che sia una legge voluta solo per contrastare la presenza dei cinghiali: nel testo si parla genericamente di "fauna selvatica", senza distinzioni. E non è vero che i parchi e le città saranno esclusi: anzi, si fa esplicitamente riferimento alle aree protette e alle aree urbane".
"Tutto ciò, purtroppo è ciò che ci attende - spiegano gli animalisti -, possibile grazie ad un abnorme debito elettorale che questo governo ha contratto con le lobby della caccia e delle armi. Le conseguenze, per i nostri portafogli, saranno pesantissime: nuove gravi sanzioni comminate all'Italia dalla Comunità Europea, che si sommeranno ai 500.000 € annuali (vedi integrazione art.24 L.157/92), prelevati caldi caldi dalle nostre tasche e depositati nelle cacciatore delle associazioni venatorie come ringraziamento".
"Ma c'è di più - aggiungono gli animalisti -: le Regioni decideranno autonomamente quali specie sterminare (volpe, orso, lupo). Inoltre, la Liguria ha appena autorizzato la caccia incontrollata nelle aree contigue del Parco di Portofino, annientando la L.394/91 che permette l' attività venatoria ai soli residenti: altra sanzione in arrivo. Senza contare che con l’aumento esponenziale delle battute di caccia si rischia un’impennata degli incidenti venatori, che tra morti e feriti contano già centinaia di vittime ogni anno, molte delle quali semplici cittadini totalmente estranei a quell’attività".
"Infine, ancora una volta non si fa cenno nè all'aumento della prolificità di molte specie (in particolare proprio dei cinghiali) come reazione alla pressione venatoria, nè ai metodi alternativi che l'Ispra riteneva prioritari e che ora verranno di fatto accantonati a favore dei soli abbattimenti. Per questo e molto altro - concludono - invitiamo tutte le persone, compresi cacciatori ed agricoltori responsabili, ad unirsi a noi in questo richiamo alla civiltà ed al buon senso".