Tragedia di Lampedusa, Doria: «Occorre un sussulto di giustizia»

Il governo ha decretato per venerdì 4 ottobre il Lutto Nazionale per la tragedia di Lampedusa. Nel pomeriggio di ieri il sindaco Marco Doria aveva dichiarato: «ritengo opportuno proclamare il Lutto Nazionale» e il presidente Giorgio Guerello: «basta indifferenza. L'Europa sostenga una politica dell'immigrazione».

«La gravissima ed ennesima tragedia nel mare di Lampedusa - ha detto il sindaco Marco Doria - lascia sgomenti e deve indurre il nostro Paese e l'Europa ad un sussulto di giustizia, di umanità e di dignità. Fare appello contro l'indifferenza è necessario ma non basta più. Gli uomini, le donne, i bambini che cercano disperatamente di approdare sulle nostre coste scappano da guerre, da povertà, da persecuzioni. In un mondo che globalizza mercati e capitali non si possono bloccare processi epocali come le migrazioni con la pretesa di chiudere le frontiere. L'Italia, con la lunga storia di italiani emigrati che subirono vessazioni e discriminazioni, dovrebbe essere in prima linea nel rivendicare all'Europa una reale politica di accoglienza. In questo senso, l'Italia deve ripensare e cambiare la legge sull’immigrazione, riconoscere la cittadinanza per tutti i nati in Italia, garantire l'ospitalità ai profughi. Le vittime di Lampedusa sono nostri fratelli e sorelle: ritengo opportuna, in un momento così tragico, la proclamazione del lutto nazionale».

Il presidente del Consiglio Comunale, Giorgio Guerello, ha sottolineato che «la tragedia che si è verificata stamane (ieri n.d.r.) al largo di Lampedusa è una tragedia dell’umanità intera e, come ha detto Papa Francesco, una vergogna per tutti noi. Di fronte a questa tragedia gravissima e alle molte che l’hanno preceduta non sono ammesse indifferenza e inerzia. Esprimo tutto il mio dolore e il mio cordoglio con la speranza che le istituzioni  internazionali e, in particolare, quelle europee mostrino maggiore solidarietà e sostegno su questi temi nei confronti del nostro Paese».