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Cronaca

Un minore su quattro in Liguria è a rischio povertà

Secondo l'ufficio economico Cgil in Liguria ci sono situazioni ormai al limite con circa 331mila persone a rischio povertà e, di queste, circa 161mila vivono in una condizione di bassa intensità lavorativa

Servono interventi urgenti e mirati per famiglie e imprese liguri. È, in estrema sintesi, quanto emerso al teatro Verdi a Sestri Ponente in occasione del convegno Cgil 'La Liguria al lavoro. Salari, diritti, sviluppo sostenibile, lotta alla precarietà', che si è svolto martedì 8 novembre 2022.

La discussione su problemi e prospettive della realtà socio economica ligure è stata introdotta dalla relazione del segretario generale Cgil Liguria Maurizio Calà e a seguire gli interventi di delegate e delegati dei luoghi di lavoro e dal territorio, i contributi del presidente della Regione Liguria Giovanni Toti, la sociologa Chiara Saraceno, il già Ministro del Lavoro Andrea Orlando. Ha moderato i lavori Igor Magni segretario generale Cgil Genova, mentre le conclusioni sono state affidate al segretario generale Cgil Maurizio Landini.

Nella relazione introduttiva, il segretario generale Cgil Liguria Maurizio Calà, ha posto l'accento sulle principali emergenze. "Il Governo - ha detto Calà - deve venire incontro alle necessità delle famiglie, intervenendo subito sul caro bollette e sui redditi di lavoratori e pensionati. Anche Regione ed enti locali possono fare la loro parte abbassando le tasse".

L'ultimo tema affrontato è stato quello della povertà. Secondo l'ufficio economico Cgil in Liguria ci sono situazioni ormai al limite con circa 331mila persone a rischio povertà e, di queste, circa 161mila vivono in una condizione di bassa intensità lavorativa, cioè lavorano (prevalentemente nei settori dei servizi e del turismo) ma con redditi bassi e quindi, pur essendo occupati, sono a rischio povertà.

A questo contesto si aggiunge un altro dato altamente allarmante: un minore su 4 in Liguria è a rischio povertà. Dal 2019 al 2020 il rischio di povertà o esclusione sociale per i minori (fonte Eurostat) in Liguria è schizzato dal 20,3 al 26,9.

"Questi dati confermano come uno strumento di sostegno al reddito non solo serva, ma sia indispensabile e che da solo non basti - aggiunge Calà -: è necessaria l'attivazione di servizi pubblici per tutelare maggiormente tutte le persone che si trovano in questo ambito e - conclude - l'orientamento delle politiche di sviluppo quindi non è neutro: occorre orientare le risorse laddove maggiormente servono, qualificando il lavoro, sostenendo i redditi da lavoro e da pensione e contrastando precarietà e povertà. Solo in questo modo si potrà uscire dalla lunga crisi economica e pandemica alla quale oggi si è aggiunta la tragedia della guerra".

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