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Cronaca

Visite per invalidità bloccate, la Regione corre ai ripari

Il disegno di legge, in base al quale un medico in possesso di diploma di specializzazione in una disciplina equipollente o affine potrà fare parte della commissione, dovrà passare al vaglio della commissione competente e del Consiglio regionale per l'approvazione definitiva

Le visite per il riconoscimento dell'invalidità civile sono bloccate o quasi in Liguria. Per consentire il recupero dell'arretrato, determinato dall'emergenza covid, e superare la carenza di medici specialisti in medicina legale, la Giunta regionale, su proposta del presidente della Regione e assessore alla Sanità, ha approvato un disegno di legge con carattere eccezionale e transitorio della durata di due anni.

La norma stabilisce che in mancanza del medico legale, possa essere nominato quale componente delle commissioni incaricate di effettuare gli accertamenti un medico in possesso di diploma di specializzazione in una disciplina equipollente o affine. Inoltre, in mancanza di medici in possesso dei necessari requisiti presso le singole aziende sanitarie, queste potranno stipulare fra loro apposite convenzioni.

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Il disegno di legge dovrà passare al vaglio della commissione competente e del Consiglio regionale per l'approvazione definitiva e la successiva entrata in vigore. "L'emergenza covid ci ha costretto a sospendere per un periodo questo tipo di accertamenti - spiega il presidente e assessore alla Sanità - e questo ha ovviamente determinato un accumulo di arretrato anche in questo settore, che stiamo lavorando per recuperare il più rapidamente possibile, grazie a questa norma".

"Per altro proprio il coronavirus ha contribuito a determinare un sensibile aumento delle richieste di invalidità civile, legate alle conseguenze della malattia, che, come purtroppo sappiamo, possono durare nel tempo. Questa norma - conclude Toti - va nella direzione della semplificazione e condivisione degli specialisti tra le aziende sanitarie, per favorire il processo di recupero delle liste d'attesa e andare incontro ai legittimi bisogni di salute delle persone a cui oggi, superata la pandemia, dobbiamo assicurare risposte efficaci da parte del sistema sanitario".

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