rotate-mobile
Cronaca

Rinviata alla Corte Costituzionale la legge ligure sulle case popolari

Il Tribunale di Genova, in un giudizio sull'assegnazione di una casa popolare ad un rifugiato politico, ha sollevato la questione di legittimità costituzionale della legge regionale che disciplina l'accesso alle case popolari. La normativa violerebbe il principio di uguaglianza

Il giudice Francesca Lippi ritiene che la legge regionale ligure sulle case popolari potrebbe essere contraria alla Costituzione, per questo ha chiesto il giudizio della Corte Costituzionale. La questione è emersa nel corso di una causa che vede coinvolto un rifugiato politico della Mauritania, regolarmente residente a Genova da 3 anni, che aveva chiesto di accedere alle graduatorie per l'assegnazione delle case popolari.

In particolare, la norma controversa, è quella che impone il requisito di cinque anni di regolare residenza per poter accedere alle graduatorie per l'accesso alle case popolari. Una disposizione che potrebbe contrastare con l'articolo 3 della Costituzione, che enuncia il principio di uguaglianza, poichè tale requisito temporale potrebbe rappresentare un'ingiustifica difformità di trattamento.

La Corte Costituzionale si era già pronunciata su una questione simile quando, nel corso del 2020, un giudice lombardo aveva sollevato la questione di legittimità costituzionale delle legge regionale della Lombardia sulle case popolari che, nel proprio testo, aveva una norma analoga a quella ligure.

La Consulta, con la sentenza 44/2020, aveva dichiarato incostituzionale la norma della Regione Lombardia che ha quindi eliminato la disposizione illegittima. Anche altre Regioni, proprio a seguti della pronuncia della Consulta, hanno deciso di modificare le poprie leggi regionali in materia.

Regione Liguria aveva ricevuto l'invito a modificare la propria normativa da parte di Asgi (Associazione per gli studi giuridici sull'immigrazione), che sostiene di aver "sollecitato la giunta e il presidente del consiglio regionale ad attivarsi per un adeguamento legislativo, rimuovendo così dall’ordinamento la norma identica a quella dichiarata incostituzionale".

Il testo della legge è però rimasto invariato e adesso, visto la precedente decisione, la Corte Costituzionale potrebbe dichiarare illegittima la norma. In quest'ultima ipotesi la Regione dovrebbe cambiare la legge e, successivamente, rivedere le graduatorie ancora aperte. Sempre secondo Asgi, i soggetti illegittimamente esclusi, potranno proporre azioni giudiziarie per ottere il risarcimento dei danni.

L'associazione per gli studi giuridici sull'immigrazione sta invitando tutte le Regioni a modificare le proprie normative in coerenza con i principi costituzionali, al fine di ristabilire il principio secondo cui le politiche sociali devono avere come naturali destinatarie le persone bisognose, indipendentemente dalla durata dell’iscrizione all’anagrafe comunale.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Rinviata alla Corte Costituzionale la legge ligure sulle case popolari

GenovaToday è in caricamento