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Cronaca Sestri Ponente / Via al Torrente Molinassi

Legambiente: Operazione Fiumi riparte da Sestri Ponente

Un'iniziativa di legambiente per monitorare il rischio idrogeologico, sensibilizzare i cittadini e valorizzare le buone pratiche nella gestione del territorio

Oggi è ripartita da Sestri Ponente, la località colpita un anno fa da una terribile alluvione, l' "Operazione Fiumi" la campagna nazionale itinerante di monitoraggio, prevenzione ed informazione per la mitigazione del rischio idrogeologico, realizzata nell'ambito del progetto Ecosistema rischio 2011, di Legambiente e del Dipartimento della Protezione Civile. Giunta alla nona edizione, la campagna attraverserà tutta la penisola partendo dalla Liguria e giungendo, venti giorni dopo, in Sicilia. L'equipaggio della campagna effettuerà sei tappe in altrettante regioni italiane nelle zone a più alto rischio di frane e alluvioni, toccando le sponde di grandi fiumi e di corsi d'acqua minori: il rio Molinassi, il fiume Bacchiglione, il Tevere, l'Aso, il Sele e l'Oreto.

Le manifestazioni dei fenomeni idrogeologici come frane ed alluvioni rappresentano, infatti, un rischio sempre più rilevante in diverse zone del nostro Paese: secondo il Report del 2008, redatto dal Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, nell'82% dei comuni italiani sono presenti aree esposte a rischio idrogeologico. Appare evidente, quindi, come la fragilità dell'assetto geomorfologico del nostro territorio, causata da fattori naturali, sia amplificata dall'eccesiva antropizzazione delle zone a rischio, dalla mancata manutenzione dei corsi d'acqua nonché da scelte di gestione e pianificazione, poco attente alle caratteristiche geofisiche del territorio ed ai vincoli ambientali.

"Riteniamo che la tutela del territorio sia elemento di strategica importanza per la mitigazione del rischio - spiega Rossella Muroni, Direttrice generale di Legambiente -. Anche quest'anno, la nostra campagna "Operazione fiumi", che ha inizio proprio il giorno seguente la Giornata nazionale in memoria delle vittime dei disastri ambientali e industriali causati dall'incuria dell'uomo, si propone di diffondere consapevolezza e informazione sulla fragilità di tante zone della Penisola. E' urgente dare maggiore spazio alla problematica del dissesto idrogeologico nell'agenda delle priorità nazionali. Sono necessarie e non più rimandabili politiche finalizzate alla prevenzione che vedano agire di concerto le istituzioni a livello nazionale, regionale e locale, per mettere in atto una corretta pianificazione del territorio e fermare il consumo di suolo che nel nostro Paese aumenta di 500 chilometri quadrati all'anno".

Da quasi dieci anni, la campagna itinerante "Operazione Fiumi" affronta il tema del rischio idrogeologico realizzando iniziative di monitoraggio, sensibilizzazione e informazione ma anche di volontariato e coinvolgimento dei cittadini. Con l'indagine nazionale ed i dossier regionali, la campagna produce e diffonde ogni anno dati aggiornati e inediti che hanno lo scopo di fotografare le condizioni del dissesto in cui vertono le zone a rischio, monitorare l'operato delle Amministrazioni Comunali nelle attività di mitigazione per sollecitare interventi, risolvere inadempienze e lentezze nella prevenzione del rischio idrogeologico, e valorizzare le buone pratiche nella gestione del territorio e nella prevenzione.

Mediante le iniziative e le attività di educazione, informazione, sensibilizzazione, "Operazione fiumi" promuove il coinvolgimento delle comunità tramite una diffusa consapevolezza e cultura sui temi del rispetto dell'ambiente e della protezione civile. Infatti, i primi protagonisti delle iniziative della campagna sono le comunità che vivono nelle zone ad alto rischio idrogeologico. In primo luogo, le scolaresche che in tutte le tappe saranno coinvolte in un percorso educativo volto a far comprendere cosa sia il rischio idrogeologico e come sia possibile operare per una corretta ed efficace prevenzione, nonché a rafforzare la familiarità con i piani di emergenza e con il sistema della protezione civile. In ogni tappa saranno organizzate concrete iniziative di volontariato per la pulizia delle sponde di fiumi e torrenti con l'intento di sostenere e mettere in pratica concretamente la cura del territorio e rendere le aree fluviali più fruibili e tutelate.

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