Sampierdarena, al via i lavori in piazza Settembrini. Ma è polemica per gli alberi tagliati

Regalo di Natale o brutta sorpresa? Sampierdarena si divide dopo la partenza dei lavori di riqualificazione in piazza Settembrini, cuore pulsante e simbolo del quartiere, durante i quali gli operai di Aster hanno imbracciato la motosega per tagliare gli alberi.

Un primo passo ritenuto fondamentela da Tursi e Municipio, che hanno finanziato i lavori, ma che ha lasciato interdetti parecchi residenti, che osservando la piazza spoglia si sono domandati il motivo della drastica potatura. A rispondere è stato lo stesso Comune, che ha fatto sapere che, in quanto responsabili, con le radici, della pavimentazione sconnessa, gli alberi hanno dovuto necessariamente essere tagliati per consentire il ripristino del manto stradale e poi il mantenimento.

«I lavori prevedendo un importante intervento di potenziamento dell’impianto di illuminazione, la manutenzione della storica fontana e la sostituzione della pavimentazione - ha fatto sapere l’assessore alle Manutenzioni, Gianni Crivello - Assicuro che si procederà alla sostituzione delle piante con altre scelte con cura tra specie di prima grandezza».

Ad anticipare le modalità in cui i lavori si sarebbero svolti aveva pensato lo scorso 16 novembre il presidente del Municipio Centro Ovest, Franco Marenco, che in giornata aveva incontrato il presidente dell’associazione Amici di piazza Settembrini, da tempo impegnata nel rilancio e nella tutela della piazza, Aster e tecnici del Comune per un sopralluogo in vista dell’apertura del cantiere: «Il progetto è finanziato dal nostro Municipio, e prevede anche la sostituzione degli alberi, le cui radici rompendo le tubature creano problemi al deflusso delle acque piovane. Oltre a volere una piazza più bella e luminosa, lavoriamo insieme alle associazioni affinché diventi più viva e sicura».

Dal Comune hanno inoltre sottolineato la necessità di tagliare le piante non soltanto per risistemare una pavimentazione che rappresenta «un pericolo per i cittadini, oltre alle criticità sulle soglie delle varie attività e dei palazzi adiacenti», ma anche per portare più luce: la crescita degli alberi ha oscurato parzialmente le finestre degli edifici che si affacciano sulla piazza, e anche alcuni lampioni. Ragioni che non hanno convinto però tutti i residenti del quartiere, così come già successo in piazza Paolo da Novi, alla Foce, dove nell’ambito di un altro progetto di riqualificazione gli alberi sono stati anche in questo caso tagliati, lasciando la piazza spoglia.