Nuovi esuberi per Ericsson, il 3 novembre sciopero con presidio agli Erzelli
I sindacati denunciano un dimezzamento del personale, che negli ultimi anni è passato da oltre 1000 dipendenti a meno di 600. E rinnovano l'appello alle istituzioni locali affinché intervengano sulla questione
Lavoratori Ericsson ancora sul piede di guerra contro gli esuberi e i tagli cui hanno dovuto far fronte negli ultimi anni: i sindacati hanno annunciato uno sciopero di 8 ore per martedì 3 novembre, che vedrà i dipendenti darsi appuntamento davanti alla sede degli Erzelli per un presidio di protesta.
Messa a punto di un piano di riqualificazione, ricollocazioni professionali e apertura di un nuovo tavolo di confronto sono le richieste dei sindacati, che denunciano come negli ultimi anni il personale si sia ridotto del 50%, passando da oltre 1000 dipendenti a meno di 600. A preoccupare in particolar modo sono lettere di licenziamento, strumento cui Ericsson ha annunciato di voler ricorrere per ufficializzare i nuovi esuberi, che comunque, almeno stando alle parole dell'azienda, "non sono attribuibili alla sede di Genova".
Da qui la decisione di fissare per il 3 novembre uno sciopero nazionale cui aderirà anche il comparto genovese con il presidio davanti alla sede del polo tecnologico. I sindacati intanto rinnovano l'appello alle istituzioni locali affinché intervengano su una questione che riguarda un'eccellenza del territorio nel settore delle telecomunicazioni.