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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Lavagna

Spaccia droga in ospedale, 43enne finisce in carcere

I carabinieri, in abiti civili, si sono confusi tra gli utenti dell'ospedale di Lavagna e hanno individuato lo spacciatore e l'assuntore, che, dopo aver preso contatto nell'androne del nosocomio, si sono diretti verso uno dei bagni pubblici

Da alcuni giorni presso l'atrio dell'ospedale di Lavagna erano stati segnalati movimenti sospetti di alcune persone, che inducevano a pensare all'esistenza di un micro-spaccio di droga. La segnalazione è giunta ai carabinieri del Nucleo Operativo della compagnia di Sestri Levante da diversi pazienti orbitanti nella struttura sanitaria. I militari si sono messi subito all'opera, analizzando i filmati delle telecamere di videosorveglianza, che hanno confermato i sospetti.

Su una delle panchine della sala d'attesa, nei pressi dell'accoglienza, era solito sedersi un uomo italiano sulla trentina, la cui presenza non trovava giustificazione. I militari hanno iniziato un servizio di osservazione per ricostruire i movimenti dell'uomo e comprendere le ragioni della sua presenza. Le indagini hanno permesso di accertare una cessione illecita di metadone. Infatti, nella mattinata di ieri gli uomini dell'Arma, in abiti civili, si sono confusi tra gli utenti dell'ospedale e hanno individuato lo spacciatore e l'assuntore, che, dopo aver preso contatto nell'androne del nosocomio, si sono diretti verso uno dei bagni pubblici del primo piano, esterni al reparto di chirurgia, e si sono chiusi al suo interno. Qui è stata accertata la cessione di una dose della sostanza che di fatto è un oppioide sintetico e che, una volta assunto, produce effetti farmacologici simili a quelli della morfina.

I carabinieri si sono appostati fuori dai servizi igienici dove hanno atteso che i due uscissero. Le indagini e gli accertamenti eseguiti hanno portato all'arresto in flagranza del reato di spaccio di sostanze stupefacenti di B. S., classe 1976, originario di Rapallo. L'uomo è stato condotto presso il comando dell'Arma di Sestri da dove è stato poi trasferito nel carcere di Marassi a disposizione del pubblico ministero Stefano Puppo. L'assuntore è stato invece segnalato alla prefettura di Genova.

Il luogo dello spaccio era stato evidentemente scelto con attenzione. Lo spacciatore agiva indisturbato nel grande salone al piano terra dell'ospedale dove 'agganciava' il cliente nella confusione generata dall'andirivieni di pazienti, parenti in visita, medici e infermieri e poi usava i servizi igienici per consegnare la sostanza. Un metodo sperimentato e sicuro, quanto allarmante visto che avveniva all'interno di una struttura destinata alle cure dei malati.

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