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Cronaca Marassi / Via Bobbio

Torture e sevizie su tre 'Neta', cinque 'Latinos' in carcere

Il 13 febbraio 2016 tre ragazzi originari dell'Equador (tra cui un minorenne), sono stati rinchiusi per diverse ore in un garage nei pressi della stazione Brignole e ripetutamente picchiati e seviziati

I carabinieri hanno arrestato cinque persone al termine dell'indagine 'Latin kings', scaturita dalla denuncia di un ragazzo, vittima di sequestro di persona, lesioni e violenza privata, commessa da un gruppo di giovani di origine ecuadoriana nel febbraio 2016.

In particolare, dall'attività investigativa condotta dal Nucleo Operativo della compagnia carabinieri Centro insieme alla stazione di Marassi, sotto la direzione del sostituto procuratore Federico Manotti, è emerso che il 13 febbraio 2016 tre ragazzi originari dell'Equador (tra cui un minorenne), abitanti a Genova, sono stati prima rinchiusi per diverse ore in un garage nei pressi della stazione ferroviaria di Brignole e ripetutamente picchiati fino a procurare loro lesioni di varia natura.

Alla base del folle gesto, l'aver ritenuto che uno dei malcapitati, qualche giorno prima, avesse fornito il numero di telefono di un componente dei 'Latin kings' a un membro di una banda rivale, quella dei 'Neta'. Dopo aver attirato la prima delle tre vittime all'interno del garage, minacciandolo con un coltello, il giovane è stato colpito con pugni in faccia e allo stomaco e poi aggredito con un tubo d'acciaio 'innocenti'.

Successivamente il gruppo, di cui faceva parte anche una ragazza, ha immobilizzato la vittima, legandogli mani e piedi con una corda per impedirgli di muoversi, facendolo sedere su una sedia, coprendogli il capo con un sacchetto di plastica fino quasi a soffocarlo. A questo punto anche gli altri due ragazzi accusati di aver tradito la banda (uno appartenente proprio alla banda avversaria) sono stati picchiati, in particolare attirati nello stesso garage e qui colpiti con calci e pugni, legati e aggrediti con tirapugni e un mattarello da cucina.

Inoltre, per incrementare il terrore, i cinque hanno infilato nella bocca delle vittime dei fazzoletti di stoffa e delle manciate di sale.

L'incubo per i tre, in fasi diverse, è durato dal tardo pomeriggio alla sera dello stesso 13 febbraio 2016. Le tre vittime hanno riportato lesioni di varia natura su tutto il corpo. Nessuno di loro ha fatto ricorso alle cure mediche nell'immediatezza dei fatti. Soltanto uno dei ragazzi, a distanza di giorni, si è recato presso l'ospedale San Martino di Genova, ricevendo la diagnosi di contusione di sedi multiple, senza prognosi.

In seguito alle indagini che ne sono conseguite, il pm, concordando pienamente con il quadro fornito dai carabinieri, ha avanzato richiesta per l'emissione di ordinanze di custodia cautelare in carcere per i cinque maggiorenni, adottate dal gip Maria Franca Borzone ed eseguite ieri mattina dai militari della compagnia Centro nei confronti di Alvaro Loja Reasco detto 'Albyn', 37 anni, di Molassana, Katherine Moreiras Rodriguez, 19 anni, di Oregina; Ronald Vera Gonzalez, ventenne di Sampierdarena, Harold Cadena Cabrera, 21 anni, di Marassi e Jipson Tomala Guadamud, anch'esso 21enne, soprannominato 'Sombra Baby' e residente a Principe.

I cinque sono indagati a vario titolo per sequestro di persona, lesioni personali, violenza privata, minacce, reati aggravati dall'essere stati commessi da più persone riunite, utilizzando armi o strumenti atti a offendere su un minore, con premeditazione, per futili motivi.

Nella fase esecutiva sono state inoltre effettuate perquisizioni a carico degli arrestati, durante le quali sono stati sequestrati alcuni telefoni cellulari, dei tubi tipo innocenti, un quaderno contenente elementi informativi riconducibili alla banda e 5 grammi di marijuana.

I cinque sono stati ristretti presso le carceri di Marassi e Pontedecimo.

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