Lavori in via del Lagaccio, strada temporaneamente chiusa
Da lunedì prossimo, 4 febbraio 2013, verrà parzialmente chiusa al traffico via del Lagaccio per consentire i lavori decisi a seguito del crollo di una parte del muro di cinta della caserma Gavoglio, avvenuta nel settembre del 2010
Genova - Da lunedì prossimo, 4 febbraio 2013, verrà parzialmente chiusa al traffico via del Lagaccio per consentire i lavori decisi a seguito del crollo di una parte del muro di cinta della caserma Gavoglio, avvenuta nel settembre del 2010, e a causa del contestuale parziale cedimento del muro di sostegno della sede stradale. La strada sarà riaperta solo alla conclusione dei lavori, perché le diverse operazioni sono tutte a ciclo continuo e non consentono di prevedere momenti di riapertura.
Sarà garantito il passaggio pedonale, largo un metro e venti, tra il muraglione a monte e la recinzione di cantiere, mentre il transito dei veicoli sarà consentito a monte fino all'accesso al civico 40 di via del Lagaccio, e a valle fino a salita della Capra.
I lavori non consistono solo nella ricostruzione dello stato preesistente, con un nuovo muro di sostegno della sede stradale in cemento armato alcuni metri a valle rispetto al ciglio stradale e la ricostruzione in sommità del muro di cinta come l’originale su disposizione della Soprintendenza, ma comprendono anche il rifacimento del manto stradale e della segnaletica, il rifacimento nel tratto del deflusso delle acque meteoriche, nonché, come è stato convenuto a suo tempo, la realizzazione di un congruo numero di parcheggi per autovetture, utilizzando anche l’area sottostante di proprietà dello Stato, previa concessione da parte dell’Agenzia del Demanio.
La chiusura al traffico veicolare di via del Lagaccio si è resa necessaria date le dimensioni della sede stradale, che non consentono il transito, contemporaneamente, di pedoni, veicoli privati e mezzi pesanti di cantiere. Senza trascurare che il muro di sostegno della strada è pericolante con impossibilità per i mezzi di cantiere di gravare sopra lo stesso, e ciò al fine di garantire la sicurezza per i lavoratori.
Il cantiere, aperto il 22 ottobre dell’anno passato, era stato chiuso dopo il suo allestimento per consentire la bonifica da alcuni ordigni residuati bellici ed è stato riaperto, dopo il collaudo del Genio Militare, lo scorso 7 gennaio.