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Cronaca

Il diacono sampdoriano che va in bici da Genova a Kharkiv: “Pedalo per aiutare gli amici ucraini"

Tommaso Giani ha iniziato dallo stadio Luigi Ferraris un percorso di 2.500 chilometri: "Un viaggio pacifista. Non ho bandiere al seguito e non sostengo nessuno dei governi belligeranti, ho lanciato una raccolta fondi per acquistare un furgone che donerò all'associazione Station Kharkiv, siamo diventati amici durante una trasferta della Samp"

Da Genova a Kharkiv in bicicletta, con la beneficenza nel cuore e un crowdfunding da portare a termine in un mese. Questa è la storia di Tommaso Giani, diacono toscano di 39 anni e grande tifoso della Sampdoria. Nato a Pontedera e residente a Santa Croce sull'Arno, lavora come insegnante di religione in una scuola superiore di Fucecchio e domenica 26 giugno 2022 ha lanciato, dallo stadio Luigi Ferraris di Genova, la sua avventura, ovviamente partendo dalla Gradinata Sud. Un viaggio di circa 2.500 chilometri da portare a termine in un mese, raccontando le tappe sulla propria pagina Facebook, per raccogliere 20mila euro e acquistare, al suo arrivo in Ucraina, un  furgone o un minibus da 9 posti, da regalare all’associazione Station Kharkiv che si occupa di portare aiuti di prima necessità alle persone più sole rimaste in città durante questi mesi di attacchi missilistici.

Un'amicizia nata grazie alle trasferte europee

Un legame particolare e un'amicizia nata, un po' per caso, in occasione del doppio incrocio tra Sampdoria e Metalist in due diverse edizioni di Europa League. Ironia del sorteggio, i blucerchiati sfidarono la formazione ucraina sia nei sedicesimi di finale della stagione 2008/2009 che nei gironi dell'annata 2010/2011.Tre sconfitte e un pareggio, ma in questo caso i risultati contano davvero poco: "Kharkiv è la città estera che conosco meglio di tutte - racconta Tommaso Giani - ci sono stato otto volte: le prime due al seguito della Samp, poi solo per il gusto di riabbracciare ogni anno i miei amici tifosi del Metalist, con cui è nato un rapporto speciale. Viaggi effettuati con tutti i mezzi: aereo, treno, autostop e ora in bici, a scopo pacifista. Non ho bandiere al seguito e non sostengo nessuno dei governi belligeranti. Il mio viaggio è per è per i civili ucraini, in particolare per gli abitanti della 'mia' Kharkiv: quelli che hanno perso i loro cari sotto le bombe, quelli abbandonati, quelli rimasti senza casa e senza futuro".

La raccolta fondi: "Obiettivo ambizioso, da raggiungere insieme"

Scopo del viaggio, come detto, è raccogliere fondi per donare un minibus a un'associazione che aiuta la popolazione, è stata infatti attivata una raccolta fondi sul conto corrente della diocesi di San Miniato, chiunque può donare utilizzando il codice IBAN IT52G0623071150000046607853. 

"L'obiettivo è ambizioso - spiega Tommaso Giani a Genova Today - ma spero con il mio viaggio di smuovere molte persone e magari qualche calciatore. In un mese, ho programmato 28 tappe, attraverserò Italia, Slovenia, Croazia e Ungheria, fino a raggiungere Kharkiv e racconterò le mie avventure sui social, ai miei amici ucraini, quello che raccoglierò sarà devoluto a loro. Non ho prenotato nulla e confido nell’accoglienza gratuita delle persone che incontrerò durante il mio viaggio, secondo le informazioni che ho raccolto attraverso i miei contatti non dovrebbe essere difficile entrare in Ucraina nella parte occidentale del paese che non è interessata dai bombardamenti, rimane invece in bilico Kharkiv, che sta vivendo sul filo del rasoio,ovviamente seguirò l'evolversi della sitauzione e, come diacono, ho contatti con il nunzio apostolico di Kiev. Se la situazione dovesse peggiorare e il fronte avanzare non entrerei, ad ogni modo tutto quello che raccoglierò verrà comunque donato agli amici ucraini, se non sarà possibile arrivare alla cifra necessaria per l'acquisto del furgone decideremo insieme all'associazione Station Kharkiv come utilizzare i soldi raccolti, nel caso suggerissero di aspettare l'evolversi della situazione la somma verrebbe congelata e donata a loro appena possibile". 

Un viaggio impegnativo e lungo, ma alla portata di Tommaso,che aggiunge: "Sono allenato e, tutto sommato, passate le prime due tappe con l'Appennino di mezzo, è tutta pianura. Non mi preoccupa la fatica, ma spero di non avere guasti seri alla bicicletta, perché i tempi sono molto stretti. Un viaggio che voglio davvero condividere con tutti coloro che incontrerò per la strada e con tutti coloro che vorranno seguire le mie vicende attraverso la mia pagina Facebook".

Il sostegno della Federclubs

A sostenere il viaggio di Tommaso Giani anche la Federclubs che domenica 26 giugno 2022 ha salutato, insieme ad alcuni ragazzi della Gradinata Sud, la partenza verso l'Ucraina dallo stadio Luigi Ferraris. Una passione, quella per i colori blucerchiati, nata negli anni d'oro di Paolo Mantovani. "Sono nato e cresciuto in Toscana - conclude - ma mi sono innamorato della Sampdoria quando ero bambino. Sono cresciuto con i successi in Italia e in Europa e, come tanti coetanei in giro per l'Italia, ho scelto i colori più belli del mondo, diventando un grande tifoso"

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