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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Arenzano

Notificati i domiciliari alla Mathas: a casa sino a febbraio per fare la mamma

La notifica l'ha raggiunta ieri nella sua casa di Arenzano, dove vive insieme con il compagno e il figlio dato alla luce lo scorso febbraio. La misura rimane valida sino al compimento del primo anno d'età del bimbo

Sono stati notificati ieri gli arresti domiciliari a Katerina Mathas, la 31enne genovese che lo scorso maggio è stata assolta dall’accusa di avere ucciso il figlio di 8 mesi, Alessandro, in una notte di marzo del 2010, ma condannata in via definitiva a quattro anni di carcere per abbandono di minore.

La richiesta di misure alternative alla detenzione in carcere era stata presentata dagli avvocati della Mathas, Paolo Costa e Igor Dante, lo scorso 30 settembre, dopo che la donna ha dato alla luce il suo secondo figlio nel febbraio del 2014: le richieste erano state l’affidamento in prova ai servizi sociali o gli arresti domiciliari, quest’ultimi accordati dal Tribunale di Sorveglianza del capoluogo, che ne ha fissato la scadenza al 12 febbraio, giorno in cui il piccolo compirà 1 anno.

A quel punto, ha spiegato l’avvocato Costa a Genova Today, il caso tornerà in aula per decidere del destino della Mathas, cui rimarrebbero 3 anni e 11 mesi da scontare nel carcere di Pontedecimo. I domiciliari sono stati accordati sulla base di una nuova legge che li prevede per donne in attesa di un figlio o che hanno da poco partorito, la cui condanna non supera i 4 anni. 

La Mathas era stata assolta nel maggio 2014 dall’accusa di avere provocato la morte del figlio durante una notte trascorsa in un residence di Nervi insieme con l’allora compagno, Antonio Rasero, che dopo essere stato condannato in primo grado e assolto in secondo grado si è visto annullare la sentenza dalla corte di Cassazione e presto dovrà affrontare un nuovo processo.

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