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Cronaca Carignano

Nuovo Galliera, la diffida di Italia Nostra: “Non potete aggiudicare gara”

L'associazione ha rivolto un appello per bloccare l'assegnazione del bando per la costruzione del nuovo Galliera, in attesa delle sentenze definitive dei giudici amministrativi

Italia Nostra, associazione per la difesa del patrimonio culturale e ambientale, torna a far sentire la sua voce sul progetto del nuovo Galliera. In una nota l'associazione ha reso pubblico il suo appello per lo stop al bando di gara: "Abbiamo presentato in questi giorni una diffida all’ente ospedaliero dal procedere all’aggiudicazione della gara pubblica per la progettazione esecutiva e realizzazione del nuovo ospedale, in pendenza di due contenziosi amministrativi”.

Il Consiglio di Stato, lo scorso 5 agosto 2022, aveva infatti confermato lo stop al bando di gara per il nuovo ospedale, accogliendo in pratica l’interpretazione del Tar Liguria, che nella sentenza di primo grado, del 4 agosto 2021, aveva bloccato la procedura per la mancanza della Vas (valutazione ambientale strategica).

Italia Nostra ha specificato che: “La diffida vuole prevenire possibili danni erariali ove l’esito, anche di uno solo dei due contenziosi fosse, come appare altamente probabile vista l’ultima sentenza del Consiglio di Stato n. 6897/2022 del 04 agosto 2022, sfavorevole all’Ente stesso".

Dopo le decisioni della giustizia amministrativa, che ha bloccato la procedura di gara, l’ente ospedaliero ha deciso di indire un nuovo bando pubblico che, però, rischia di andare incontro ad un nuovo stop da parte dei giudici amministrativi.

Sulla nuova gara, l’associazione ha specificato che: “Si tratta della procedura sostanzialmente identica alle precedenti, già oggetto dell’annullamento definitivo da parte del Giudice amministrativo e gravata da ben due ricorsi tuttora sub iudice, a conclusione della quale è stata indetta una nuova gara pubblica per la progettazione esecutiva e realizzazione del nuovo ospedale”.

Per adesso, secondo quanto riferisce Italia Nostra, alla gara risulterebbe aver partecipato un solo concorrente, al quale, non sarebbero stati ancora aggiudicati i lavori.

Tenuto conto che nel bando di gara è inserita una clausola che consente alla stazione appaltante l’insindacabile facoltà di non aggiudicare per sopravvenuti impedimenti e nell’interesse pubblico, Italia Nostra, nel suo appello, afferma che non si dovrebbe procedere alla chiusura della procedura finché non siano conclusi tutti i contenziosi ancora pendenti davanti al Tar.

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