Bando stazione appaltante Iren, edili pronti alle vie legali
Dura presa di posizione dei sindacati edili del comparto gas e acqua. Secondo le organizzazione dei lavoratori sono a rischio occupazione e diritti e si lascia spazio a infiltrazioni mafiose
È una vera e propria denuncia pubblica quella avanzata dai lavoratori edili del comparto gas e acqua in appalto Iren riuniti ieri presso il Municipio Media Val Bisagno dove si è svolta l'assemblea dei dipendenti delle ditte che operano in tutta l'area metropolitana. I lavoratori impiegati negli appalti sono circa 200 e sono fortemente preoccupati per il loro futuro lavorativo. Il bando della stazione appaltante Iren, infatti, produrrà effetti nefasti sull'occupazione: per questi motivi l'assemblea di Fillea Cgil, Filca Cisl e Feneal Uil ne chiederà la sospensione.
Il bando inoltre appare illegittimo poiché non prevede l'utilizzo del contratto nazionale di lavoro esponendo i lavoratori alla discrezionalità delle ditte che si aggiudicheranno gli appalti. Oltre a colpire i diritti degli edili del settore, questa situazione può esporre gli appalti pubblici a infiltrazioni mafiose. Su questa partita il bando disattende il Protocollo di intesa per la “prevenzione dei tentativi di infiltrazione della criminalità organizzata nel settore degli appalti e delle concessioni di lavori pubblici” firmato da Iren in Prefettura nell'aprile del 2014. Inoltre il bando non tiene in considerazione gli Accordi tra organizzazioni sindacali e Comune di Genova sul mantenimento dei livelli occupazionali e sull'universalità e qualità del servizio.
Fillea Cgil, Filca Cisl e Feneal Uil di Genova chiedono pertanto la sospensione del bando riservandosi azioni legali volte alla tutela degli interessi e dei diritti dei lavoratori e proclamano sin d'ora una azione di sciopero da effettuarsi nei prossimi giorni.