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Cronaca Busalla

L'oleodotto Iplom torna in funzione: il via libera della Magistratura

A 5 mesi dal disastro ambientale dovuto a una rottura della tubatura all'altezza di Fegino, e del conseguente stop, la raffineria può riprendere il lavoro

A 5 mesi dallo stop dell’impianto, e dalla rottura che ha sversato tonnellate di greggio nei rii Fegino e Pianego e da lì nel Polcevera, la Magistratura ha dato il via libera alla rimessa in funzione dell’oleodotto Iplom: l’ok è arrivato al termine degli accertamenti, e consentirà alla raffineria di Busalla di tornare in servizio sancendo la fine della cassa integrazione forzata per i 240 dipendenti che ci lavorano.

Stando a quanto fatto sapere dall’azienda, una nuova “radiografia” dell’oleodotto, eseguita nel mese di agosto, avrebbe confermato che le attuali condizioni della tubatura ne garantiscono il funzionamento in sicurezza, una notizia che arriva a pochi giorni dalla consegna di una nuova perizia tecnica al pubblico ministero Walter Cotungno, secondo cui le falle nella condotta sarebbero state di più rispetto a quanto inizialmente accertato.

In questi mesi, però, l’azienda ha - come promesso - investito 3 milioni di euro in lavori per la messa in sicurezza, cui vanno ad aggiungersi gli 8 versati per la bonifica del territorio impregnato di greggio: a oggi l’oleodotto rispetterebbe dunque tutte le norme sulla sicurezza, che verranno garantite con una pianificazione triennale dei controlli e degli interventi di manutenzione e con un nuovo collaudo idraulico richiesto dalla Magistratura e fissato per il 2019.

Con la ripresa dei lavori, l’azienda continuerà intanto a occuparsi della bonifica ambientale del territorio e proseguirà con gli interventi di miglioramento sull’oleodotto, che non verranno interrotti: «Iplom è fortemente dispiaciuta di aver arrecato disagi, fastidi preoccupazioni e anche impatti ambientali sul territorio, alla cui mitigazione hanno operato tempestivamente le migliori professionalità messe a disposizione da aziende leader nella gestione delle emergenze al cui personale tutto va il nostro sentito apprezzamento - ha fatto sapere l’azienda, attiva da oltre 70 anni e in carico di quasi 2 milioni di tonnellate l’anno di petrolio grezzo - La società intende soprattutto ringraziare tutto il personale tecnico, amministrativo e commerciale per la passione, la tenacia e la professionalità che hanno mostrato in questi mesi difficilissimi».

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