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Cronaca

Guasto alla rete gas, tubo riparato: via libera all'accensione dei riscaldamenti

Dopo la richiesta di spegnere gli impianti in gran parte della città, arrivata nella serata di domenica, poco dopo le 9.30 è arrivato l'ok di Snam e Iren a riaccenderli

Dopo un pomeriggio e una notte di lavoro ininterrotto, è stato riparato il metanodotto che domenica sera ha causato una grossa perdita di gas che ha spinto Iren e Snam a invitare tutta la città a spegnere i riscaldamenti a utilizzare il metano solo per cucinare.

In mattinata, Snam ha reso noto che «sono state avviate le attività di ripristino della fornitura di gas naturale alla rete di distribuzione di Genova dopo gli interventi di riparazione seguiti al guasto registratosi nella giornata di ieri. Ribadiamo che non ci sono mai state situazioni di pericolo per la sicurezza». Intorno alle 9,30 è quindi arrivato il via libera alla riaccensione degli impianti spenti precipitosamente (e non senza un po’ di panico) dopo il messaggio arrivato intorno alle 20.30 di domenica.

Iren intanto ha sottolineato che «la rete ha retto benissimo», e che il gas per uso domestico non è mai mancato. Ricordiamo che il problema è collegato aalla grossa perdita di gas che si è verificata domenica mattina in via alla Chiesa di Murta, con 5 palazzi evacuati e numerose squadre sul posto per intervenire. La perdita è avvenuta sul metanodotto “Spina di Genova”, gestito da Snam, e ha riguardato un tubo da 40 cm di diametro e a 12 atmosfere, ridotte a 9 per poter effettuare la riparazione.

Fuga di gas a Murta, guasto al metanodotto: distribuzione nel caos | Video

Per intervenire sul guasto sono stati predisposti interventi a monte e a valle della tubazione con carri bombolai, veicoli speciali utilizzati per il trasporto stradale del gas metano in caso di interruzioni. Il gas, dunque, va al momento conservato per evitare che le tubature, diventate di fatto il serbatoio attuale, si svuotino del tutto. In quel caso, al momento del ripristino Iren e Snam sarebbero costrette a fare complicati interventi di "assestamento", e resta la necessità di garantire la fornitura di gas per le situazioni di urgenza, in primis per gli ospedali. Contrariamente all'uso del metano per cucinare, che consuma pochi bar, il riscaldamento ne consuma molti di più, ed è per questo che è arrivata la richiesta di spegnerlo in gran parte della città.

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