Infortuni sul lavoro, in Liguria 80 al giorno nei primi 10 mesi dell'anno
La Cgil chiede che s'investa in modo massiccio sulla prevenzione, sulla formazione ma anche sull'attività ispettiva, purtroppo e per troppi anni lasciata senza risorse
Mercoledì 30 novembre 2022 sono stati pubblicati dall'Inail i dati aggiornati al 31 ottobre 2022 delle denunce di infortunio sul lavoro. Secondo le elaborazioni di Marco De Silva, responsabile ufficio economico Cgil Genova e Liguria, le denunce di infortunio sul lavoro in Liguria tra l'1 gennaio e il 31 ottobre 2022 sono state 24.096, in aumento di 8.958 unità pari al +59,2% rispetto al corrispondente periodo del 2021.
Le 24.096 denunce dei primi dieci mesi del 2022 corrispondono a quasi 80 denunce di infortunio sul lavoro per ognuno dei 304 giorni considerati. Come sottolinea De Silva "la Liguria continua ad avere l'aumento in percentuale maggiore rispetto all'anno scorso (+59,2%) e superiore alla media di tutte le altre regioni del Nord-Ovest (Val d'Aosta +37,9%, Piemonte +40,1%, Lombardia +36%) e anche alla media nazionale (595.569 denunce +32,9% sul gennaio-ottobre 2021)".
"I dati degli infortuni in Liguria continuano ad aumentare - sottolinea Maurizio Calà, segretario generale Cgil Liguria - e restituiscono un quadro preoccupante, una vera e propria emergenza ligure alla quale bisogna porre rimedio". La Cgil chiede che s'investa in modo massiccio sulla prevenzione, sulla formazione ma anche sull'attività ispettiva, purtroppo e per troppi anni lasciata senza risorse.
"Il settore sul quale si sono maggiormente avuti i tagli dei Governi è quello pubblico, dove si è risparmiato sul personale e oggi ci si ritrova con strumenti indeboliti da carenze di organico e risorse - dichiara Calà - si deve porre rimedio quanto prima perché non si può continuare a rischiare la propria vita o salute sul luogo di lavoro".
Nel dato complessivo delle denunce di infortunio sono contemplate anche quelle da lavoro covid-correlato: nel periodo di riferimento queste denunce sono state 7.392 in aumento di 695 casi rispetto alla rilevazione di fine agosto (+4,8%), incremento in percentuale superiore alla media nazionale (+2,9%).
I settori più interessati dagli infortuni si sono verificati nel comparto 'Industria e Servizi' e rappresentano l'89% delle denunce complessive in Liguria (21.434 denunce in aumento del 60,7% sull'anno precedente). Gli infortuni nel settore 'Per conto dello Stato', pubblica amministrazione, valgono il 9,5% del totale (2.298 per un aumento del 62,2%) ed infine l'agricoltura unico settore in calo con 364 denunce (-5,7% sull'anno precedente), che vale il restante 1,5%.
"Purtroppo - conclude De Silva - anche se rispetto al periodo gennaio-ottobre 2021 il numero degli infortuni con esito mortale sia in calo di 7 unità da 23 a 16 (-30,4%) si riscontra un aumento di ben 5 decessi rispetto al mese precedente, di cui ben tre nella provincia di Imperia".
A denunciare l'impennata degli infortuni sul lavoro nei primi dieci mesi dell'anno è anche Luca Maestripieri, segretario generale Cisl Liguria: "Il deterioramento della qualità del lavoro è, ormai, un fatto incontestabile, che trova evidenza sia nella percentuale di contratti a tempo determinato, spesso di pochi giorni, sia nel preoccupante peggioramento della prevenzione e vigilanza sulla sicurezza. La Cisl da mesi denuncia un fenomeno che rischia di diventare presto ingestibile e che, purtroppo, trova in Liguria una delle situazioni peggiori su base nazionale".
"Siamo di fronte a una situazione a dir poco allarmante, che testimonia ancora una volta la poca attenzione che nel Paese si attribuisce alla salute e alla sicurezza sui posti di lavoro - commenta Luca Maestripieri -. Quasi 9mila denunce in più nei primi dieci dell’anno sono una cifra vergognosa, che non ammette né alibi né giustificazioni. La correlazione tra un precariato sempre più spinto e l’aumento degli infortuni è evidente, ma abbiamo anche la sensazione che i tagli dei costi aziendali, in molti casi, abbiano contribuito a ridurre l’interesse per la sicurezza. È evidente che le scappatoie per aggirare le normative, favorendo irregolarità e illegalità, sono ancora troppe - conclude il segretario generale Cisl Liguria -. L’aumento delle denunce di infortuni testimonia, in uno scenario così complesso, l’urgenza di rendere strutturali i controlli di prossimità, rafforzare ispezioni e controlli e aumentare gli investimenti su formazione e prevenzione".