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Cronaca

La protesta degli infermieri in piazza De Ferrari: "Rispetto per la categoria"

Una cinquantina di persone hanno manifestato sotto al palazzo della Regione, il sindacato Nursing Up denuncia "il lassismo della istituzioni perché dopo due anni di pandemia covid nulla è cambiato: bassi stipendi, scarso riconoscimento e difficoltà negli accessi alle Università"

Come annunciato sono scesi in piazza gli infermieri genovesi nell'ambito di una manifestazione lanciata da Nursing Up, una cinquantina di persone si sono radunate a partire dalle ore 10 sotto alla sede della Regione in piazza De Ferrari a Genova, tra bandiere e palloncini anche un grosso striscione in cui si legge a caratteri cubitali "rispetto". Il sindacato denuncia "il lassismo della istituzioni perché dopo due anni di pandemia covid nulla è cambiato per gli infermieri: bassi stipendi, scarso riconoscimento e difficoltà negli accessi alle Università"

Il segretario Enrico Boccone ha spiegato: "Nonostante si stia entrando in una fase cruciale della contrattazione per il rinnovo del Ccnl del comparto della sanità ciò che si sta delineando è l’ennesima beffa nei confronti delle categorie sanitarie. L’ennesima distribuzione a pioggia, che non valorizza realmente i professionisti del settore. In sintesi, specialmente per gli infermieri, viene dato con una mano e tolto con l’altra. Infatti, a fronte di un riconoscimento di un incarico di funzione base, dopo il periodo di prova, vengono riassorbite ben due indennità di analogo valore economico, riducendo il valore dell’incarico stesso ad un importo medio pari a circa 6 euro mensili".

Ma queli sono le richieste sul tavolo? "Quelle che da due anni rimangono inattese - chiosa il sindacato - ovvero risorse aggiuntive per l’implementazione dell’indennità infermieristica e di quella destinata agli altri professionisti sanitari ed Oss. Resta poi ancora irrisolto il cronico problema legato alle carenze organiche dei professionisti infermieri, che oramai in Italia è arrivato a 80.000/100.000 unità. Chi lavora in queste condizioni è costretto a farsi carico delle carenze, con turni aggiuntivi ai limiti dell’umana sopportazione e impossibilità di programmare la propria vita privata".

Manifestazione infermieri piazza de ferrari (1)-3

Dopo un periodo così lungo il sindacato degli infermieri chiede quindi "che venga aperto un tavolo permanente di confronto regionale con le Ooss; che vengano velocizzate le pratiche per i concorsi da Infermieri ed Oss e che venga sbloccata la mobilità (almeno in ambito regionale) prima delle prove concorsuali, in modo da permette un avvicinamento a casa dei colleghi e una maggior fidelizzazione degli stessi alle aziende di destinazione". 

Un’altra questione spinosa riguarda le frequenti aggressioni nei confronti del personale sanitario, specialmente di quello infermieristico che è quello maggiormente esposto a questo grave fenomeno. "Al di là delle dichiarazioni di facciata e delle attestazioni di solidarietà e di condanna a questi atti - conclude Nursing Up - la politica nulla ha fatto e nulla ha in programma di fare per prevenire il fenomeno. È fondamentale che vengano al più presto attivati nei pronto soccorso (reparto dove maggiormente si concentrano gli atti violenti), posti di Polizia o, in subordine, di vigilanza privata, che possano servire come deterrente nei confronti di chi aggredisce verbalmente o peggio, fisicamente, gli operatori".

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