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Cronaca

Infanzia, un bimbo su 3 a rischio povertà. In Liguria nascite in calo

Il quadro desolante emerso dallo studio di Save the Children e pubblicato da Treccani. Dati positivi per la nostra regione, il fatto che il tempo pieno alla primaria sia sopra la media nazionale e la pratica dello sport

Un bimbo su 3 è a rischio povertà ed esclusione sociale, e oltre 1 su 10 non ha terminato gli studi: a pochi giorni dalla Giornata internazionale dei diritti dell’infanzia, fissata per il 20 novembre, Save the Children ha presentato i dati del settimo Atlante dell’Infanzia, pubblicato da Treccani e disponibile in libreria a partire da dicembre, uno studio che ha messo in luce le tante problematiche che riguardano i più piccini anche in Italia. 

Il quadro nazionale dipinto dallo studio, infatti, mette in luce il fatto che i bambini di 4 famiglie povere su 10 soffrono il freddo d’inverno perché i loro genitori non possono permettersi di riscaldare adeguatamente la casa. Più di 1 minore su 4 abita in appartamenti umidi, mentre l’abitazione di oltre 1 bambino su 10 che vive in famiglie a basso reddito non è sufficientemente luminosa.

Per quanto riguarda la Liguria, quasi 1 alunno di 15 anni su 4 non raggiunge le competenze minime in matematica, e 1 su 5 in lettura, e il 12% dei giovani liguri tra i 18 e i 24 anni ha abbandonato precocemente gli studi, fermandosi alla licenza media, con un’incidenza maggiore tra i maschi (13,3%). Dal punto di vista della cultura, tra i ragazzi liguri quasi la metà non ha letto nemmeno un libro lo scorso anno, e 6 su 10 non sono andati a teatro.

A spiccare come dato positivo nella nostra regione, il fatto che 4 bambini su 10 che frequentano la scuola primaria abbiano il tempo pieno a scuola (39,8%), un dato al di sopra della media italiana del 31,6%, e che vede percentuali ancora più elevate nella provincia di Imperia e Genova (rispettivamente 63,2% e 43,6%). Nota positiva anche per quanto riguarda lo sport, che viene praticato con regolarità da 6 ragazzi liguri su 10.

Il dato già preoccupante riguarda però la natalità, in calo in tutta Italia, soprattutto in Liguria: il tasso ligure nel 2015 era pari a 6,4 nuovi nati ogni 1.000 residenti, inferiore alla media nazionale (8 su 1.000), numeri in costante calo dal 2008, quando era pari a 9,8 su 1.000. E anche i minorenni
sono sempre meno, con una percentuale scesa dal 17% d tutta la popolazione del 2009 al 16,5% attuale (poco più di 10 milioni di bambini e ragazzi da 0 a 17 anni). In tutte le province liguri, le percentuali di minori sono inferiori alla media italiana, fermandosi al 13,8% a Imperia, Savona e La Spezia e al 13,9% a Genova.

I dati sono illustrati attraverso 43 tavole e 280 pagine di analisi di cui è composto l’Atlante 2016, corredato da Giulio Cederna e corredato da scatti firmati da Riccardo Venturi, realizzata nell’ambito della campagna “Illuminiamo il futuro” avviata da Save the Children con l’obiettivo di debellare la povertà educativa entro il 2030. 

A Genova dal 2014 è attivo nel quartiere Sestri Ponente un "Punto Luce" di Save the Children, centro ad alta densità educativa per dare opportunità formative a bambini e ragazzi che vivono in aree svantaggiate delle città. All’interno di questi spazi i bambini e le famiglie possono usufruire di diverse attività: sostegno allo studio, laboratori artistici e musicali, gioco e attività motorie, promozione della lettura, accesso alle nuove tecnologie, educazione alla genitorialità, consulenze pedagogiche, pediatriche e legali. Quest’anno, il Punto Luce ha già raggiunto oltre 300 minori tra 6 e 16 anni e più di 230 adulti, e l’obiettivo è quello di sensibilizzare l’opinione pubblica affinché l’infanzia venga ulteriormente tutelata, con programmi socio-educativi e investimenti mirati.

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