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Martedì, 19 Marzo 2024
Cronaca

Peste suina, primi ristori per gli allevatori; altri due casi sospetti

Dal 31 gennaio iniziano gli abbattimenti dei suini negli allevamenti dell'area infetta. Regione Liguria ha stanziato i primi fondi per risarcire gli allevatori colpiti, mentre continuano le operazioni di monitoraggio dei boschi

La Regione ha approvato i primi finanziamenti per risarcire gli allevatori iscritti all'anagrafe suina che, da lunedì 31 gennaio, dovranno abbattere i propri animali per scongiurare la diffusione della peste suina.

L'abbattimento dei suini negli allevamenti dell'area infetta è uno dei provvedimenti emergenziali adottati dal Ministero della Sanita per contenere l'epidemia di peste, insieme all'istituzione di una zona rossa nei boschi di 36 comuni liguri in cui sono state individuate 11 carcasse di cinghiali infette.

Il vicepresidente con delega all’allevamento Alessandro Piana ha proposto un piano di ristoro che è stato approvato dalla giunta regionale e prevede una copertura di circa 130mila euro per risarcire le perdite degli imprenditori.

Il presidente ligure Giovanni Toti ha commentato così il provvedimento:

 “Si tratta dei primi ristori stanziati, un aiuto per i danni provocati dai provvedimenti di contenimento della peste suina nelle zone infette per tutti gli allevatori in regola accanto al monitoraggio costante stiamo cercando di contenere il più possibile il contagio per evitare che possa arrivare in altre zone e danneggiare l’export della carne suina e derivati”.

I rimborsi saranno riconosciuti per ogni singolo suino abbattuto e terrà conto dei costi per lo smaltimento operato sulla base delle indicazioni dell'autorità sanitaria.

Gli allevamenti di natura commerciale, ovvero quelli con più di 5 capi, avranno un ulteriore risarcimento commisurato al lucro cessante, ovvero ai mancati redditi nel periodo di chiusura dell'allevamento per le operazioni di abbattimento.

Il vicepresidente Piana ha così commentato le misure:

“Abbiamo cercato di essere tempestivi, visto che gli abbattimenti partiranno da lunedì: sicuramente verranno effettuate migliorie e altre azioni operative, ma dovevamo supportare sin da subito il nostro settore produttivo, che continua a fornirci carni di qualità ed è sinonimo di garanzia sanitaria”.

Intanto proseguono le attività di monitoraggio nei boschi dell'entroterra ligure per individuare eventuali cinghiali malati, nelle ultime ore sono stati individuati due casi sospetti a Isola del Cantone.

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