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Cronaca

Dal 2009 non esce dal carcere, è incinta

Una nigeriana, detenuta presso il carcere di Pontedecimo dal 2009 e mai uscita dal penitenziario, è incinta di tre mesi. Un'indagine chiarirà eventuali responsabilità del personale penitenziario o degli operatori civili

Il carcere di Pontedecimo non è nuovo a episodi a dire poco sospetti. Ma il problema ora riemerge prepotentemente. Una detenuta nigeriana, in cella dal 2009 nel carcere femminile di Pontedecimo, è incinta di tre mesi.

La donna, in carcere per reati legati al mondo della prostituzione, è sposata, ma negli ultimi quattro anni non ha mai goduto di permessi per uscire dal penitenziario, ma solo per svolgere attività lavorativa all'interno. Anche il marito ha beneficiato di questo tipo di agevolazione, per questo l'indagine interna sospetta che i due possano aver consumato un rapporto sessuale durante uno di questi incontri.

Tuttavia al momento non è possibile escludere una responsabilità da parte del personale penitenziario o degli operatori civili. Per escludere questo tipo di situazione è stata avviata un'indagine. Qualora la gravidanza fosse da attribuire a un agente, bisognerà anche chiarire se il rapporto sessuale sia stato consenziente o se la donna sia stata costretta per avere benefici all'interno dell'istituto.

L'episodio richiama alla memoria il caso dell'ex direttore del carcere di Pontedecimo, Giuseppe Comparone, condannato a 30 mesi per concussione e violenza sessuale per aver concesso benefici e permessi in cambio di favori sessuali a una detenuta marocchina. La nigeriana incinta sarebbe uno dei testimoni, che fece porre fine agli abusi da parte dell'ex dirigente.

Intanto, il segretario aggiunto del Sappe Roberto Martinelli lamenta le condizioni del carcere femminile genovese. «Da mesi denunciamo la carenza di organico all'interno di Pontedecimo. Ci sono 170 detenuti per 90 posti, oltre al fatto che all'interno vive anche un bimbo di tre mesi. E gli agenti sono troppo pochi per fare fronte a tutti i carcerati. Ma l'amministrazione penitenziaria tace».

Ieri intorno alle 12 un detenuto, forse per protesta, ha appiccato un incendio, dando fuoco a lenzuola e materasso della sua cella. Quattro agenti in servizio presso la casa circondariale sono rimasti intossicati.

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