Schianto in via Siffredi: addio a Simone, seconda giovanissima vittima in due giorni
Ruzzu aveva 20 anni, e martedì mattina viaggiava a bordo dell'amatissima Ducati verso il centro città. È andato a sbattere contro un palo della luce
Si chiamava Simone Ruzzu, per le moto e i motori aveva una vera e propria passione e lavorava in una carrozzeria di Sestri Ponente: è lui l’ennesima giovanissima vittima delle strade genovesi, morto dopo essere caduto dalla sua Ducati mentre percorreva via Siffredi.
L’incidente è avvenuto intorno all’ora di pranzo di martedì. Simone, 20 anni, guidava la moto in direzione Genova, quando per cause ancora da chiarire ha perso il controllo, è stato sbalzato di sella ed è andato a sbattere contro un palo della luce. Un urto violentissimo, che non gli ha lasciato scampo: le ambulanze inviate dal 118 si sono precipitate sul posto, insieme con la Locale, ma a nulla sono serviti i tentativi di rianimarlo.
Agli agenti della sezione Infortunistica ora il compito di ricostruire la dinamica dell’incidente, il secondo mortale in pochi giorni dopo quello avvenuto in via Donato Somma, a Nervi, dove a perdere la vita è stata una ragazza di 18 anni originaria di Milano, Angela Guastamacchia, che viaggiava su uno scooter guidato da un 21enne. In questo caso la situazione è però differente: il giovane che guidava lo scooter è risultato positivo a cocaina e cannabis, e potrebbe avere urtato nella corsa il motorino di altri due amici.
Nel caso di Ruzzu, invece, l’incidente appare autonomo. E il punto in cui è avvenuto è ormai da molti considerato maledetto, all’altezza della rampa del Lotto 10, dove a gennaio un altro giovane era morto, un ragazzo di 27 anni che viaggiava a bordo di uno scooter. Agli agenti coordinati dalla dirigente Federica De Lorenzi, ora, il compito di accertare cosa sia accaduto esattamente.