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Incidenti stradali

Davide Rebellin era atteso a Genova, "ha preferito Pontedecimo a Parigi"

All'ultima edizione del Giro dell'Appennino è stato l'unico corridore in gara ad accettare di partecipare alla Pedalata per la pace, che si è tenuta il giorno prima. L'Unione sportiva Pontedecimo ha deciso di annullare in segno di lutto la festa per i 115 anni della società, a cui l'ex professionista avrebbe dovuto partecipare, rinunciando a un altro invito negli stessi giorni nella capitale francese

Davide Rebellin, l'ex ciclista professionista morto mercoledì 30 novembre in un incidente a Montebello Vicentino, era atteso a Genova il prossimo 9 dicembre per i 115 anni dell'Unione sportiva Pontedecimo. L'evento è stato annullato in segno di lutto. "Gli avevamo già prenotato la camera d'albergo - racconta Fabio Barbieri, segretario dell'unione sportiva Pontedecimo - e avevamo preparato un riconoscimento da consegnargli. Davide aveva anche ricevuto un invito a Parigi per quei giorni, che ha declinato in quanto già impegnato a Pontedecimo. Questo era Davide".

Nella sua lunga carriera, Rebellin ha corso diverse edizioni del Giro dell'Appennino, salendo due volte sul podio. A giugno aveva partecipato alla pedalata per la pace e il giorno successivo al Giro dell'Appennino, classificandosi 19esimo a poco meno di cinque minuti dal vincitore Louis Meintjes. Era stato l'unico degli iscritti alla corsa ad accettare di salire sulla Bocchetta il giorno prima insieme a Maksym Bilyi, campione nazionale ucraino under 23.

Rebellin è stato investito da un camion, che secondo le prime ricostruzioni stava uscendo dallo svincolo, e avrebbe proseguito poi il suo cammino. Nonostante il tempestivo intervento del Suem, non si è potuto fare altro che constatare la morte del 51enne. I carabinieri sono al lavoro per tentare di ricostruire le dinamiche dell'incidente e individuare il camionista.

"L'incidente di Rebellin - prosegue Barbieri - ricorda quello avvenuto a gennaio in cui è morto Valerio Parodi, un nostro tesserato. Si avvicina l'anniversario di quel triste giorno in cui ricorderemo Valerio. Nelle intenzioni c'è anche quella di posizionare una targa in sua memoria sul ponte dove è avvenuto l'incidente".

Chi era Davide Rebellin

Rebellin aveva chiuso quest'anno la carriera da professionista. Nel suo palmares poteva vantare un'edizione dell'Amstel Gold Race, nel 2004, tre della Freccia Vallone, 2004, 2007 e 2009, e una della Liegi-Bastogne-Liegi, nel 2004, oltre a una tappa al Giro d'Italia. Solo martedì l'ultimo post sui social in cui rimarcava la sua passione con la foto che lo vedeva impegnato a Monte Carlo.

Una tragedia che ricorda da vicino quanto successo a Michele Scarponi, il campione di ciclismo marchigiano travolto da un furgone il 22 aprile 2017. E quanto successo anche a Alex Zanardi, tornato a casa proprio lo scorso settembre dopo il terribile incidente in handbike avvenuto a giugno del 2020.

'Ciclabile umana' per chiedere una città più sicura e vivibile

Per chiedere una Genova più sicura e vivibile, 37 associazioni hanno organizzato per sabato 3 dicembre alle 15 una ciclabile umana in via XX Settembre. L'appuntamento, fissato prima della tragedia che ha visto coinvolto Davide Rebbelin, assume ora ancora maggiore significato. L'evento è stato pensato sulla scia della manifestazione andata in scena a Milano in seguito alla morte di un 14enne, travolto da un tram mentre percorrreva il percorso scuola-casa in sella alla sua bicicletta.

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