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Incidenti stradali Piazza Gaetano Alimonda

In libertà vigilata, provoca incidente in piazza Alimonda e scappa

Un trentenne di Caserta è stato denunciato dalla polizia municipale per essersi allontanato dopo aver provocato un incidente stradale con feriti in piazza Alimonda. Nei guai anche una donna, che ha simulato il furto del furgone-pirata

Era fuggito dopo aver causato un incidente, ma è stato individuato dal reparto Giudiziaria della polizia municipale genovese. Nei guai è finito un trentenne napoletano.

La ricostruzione dei fatti

Erano le 21.30 dello scorso 14 marzo quando all'intersezione tra via Invrea e piazza Alimonda un furgone bianco urta violentemente un'auto con due persone a bordo ferma al semaforo. Nell'impatto sia il conducente che il passeggero dell'auto restano feriti, mentre il furgone ha un pneumatico bucato. Il furgone prosegue, ma, forse a causa del pneumatico bucato, si ferma a circa trenta metri di distanza, poco oltre in piazza Alimonda.

I tanti testimoni che dal bar di piazza Alimonda hanno assistito alla scena vedono scendere dal furgone un uomo e una donna. L'uomo si rivolge in dialetto campano alla donna, che si allontana, mentre l'uomo torna verso il veicolo coi feriti, dove rassicura il conducente, ma poi si allontana facendo perdere le sue tracce.

Nel giro di pochi minuti arriva una pattuglia della municipale che attiva le verifiche del caso. Il furgone risulta proprietà di una donna ventottene residente nella zona di Pomigliano d'Arco e non risulta provento di furto. Gli agenti ascoltano i testimoni e poi contattano il reparto Giudiziaria per il reato di fuga dal luogo del sinistro.

Le indagini

Nella stessa notte il furgone viene sequestrato e a bordo viene trovato un carico di frutta (che è stata devoluta il giorno dopo a varie associazioni assistenziali genovesi). Il giorno dopo l'agente della Municipale, che segue il caso, riceve una telefonata dai colleghi intervenuti per primi, che gli comunicano di essere stati contattati dalla proprietaria, che li ha informati di aver sporto denuncia di furto quella stessa mattina, dichiarando di aver parcheggiato il furgone due giorni prima presso la propria abitazione e di essersi accorta solo quel giorno della sparizione grazie a una telefonata dei carabinieri, che l'hanno informata di quello che era successo a Genova.

L'agente ha chiesto al magistrato di visionare i tabulati telefonici della donna e di poter accedere al furgone posto sotto sequestro, per aprire il cassettino del mezzo e visionare eventuali evidenze che possano fornire delle prove. Dall'analisi dei tabulati è apparso che il telefono della proprietaria del veicolo non si trovava a Genova la sera del sinistro, ma anche che non ha ricevuto alcuna telefonata da utenze intestate all'Arma dei carabinieri nelle date indicate.

All'interno del cassettino è stata trovata una serie di bolle di accompagnamento e appunti relativi a compravendita di frutta tutte intestate a un trentenne di Caserta, con diversi precedenti penali, al momento sottoposto alla misura cautelare della libertà vigilata, pertanto col divieto di allontanarsi dalla propria residenza.

Grazie alla collaborazione dei carabinieri di Caserta, che hanno inviato la foto dell'uomo, è stato preparato un tabulato fotografico che è stato sottoposto ai testimoni e ai coinvolti del sinistro, che hanno riconosciuto nel trentenne il conducente del furgone, inchiodandolo alle proprie responsabilità.

Per chiudere il cerchio è stata fatta anche una verifica su possibili rapporti tra la proprietaria del furgone e il trentenne individuato come responsabile del sinistro. Grazie alla collaborazione dei carabinieri, la Municipale genovese ha accertato che il 25 marzo i due sono stati fermati insieme, in provincia di Caserta, dai carabinieri e segnalati per truffa, avendo inscenato un incidente (la cosiddetta truffa dello specchietto) ai danni di un anziano del posto.

A conclusione delle indagini la polizia municipale ha segnalato la proprietaria del furgone per simulazione di reato e l'uomo per omissione di soccorso. Nei suoi confronti è stata inoltrata anche comunicazione al tribunale di Caserta per la violazione della misura cautelare della libertà vigilata.

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