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Cronaca

Bufera sul tricapodanno assegnato a Mediaset, procura indaga per turbativa d'asta

I carabinieri hanno ritirato da Tursi la delibera del Comune con cui si è assegnato l'evento a Mediaset con trattativa diretta e non con gara

Dai riflettori televisivi a quelli della procura. Il Tricapodanno firmato Mediaset finisce in tribunale per sospette irregolarità sulle spese. 

Il procuratore aggiunto Vittorio Ranieri Miniati ha affidato al pm Walter Cotugno il fascicolo aperto per il reato di abuso di ufficio.

Ieri pomeriggio i carabinieri (aliquota di polizia giudiziaria di Palazzo di Giustizia) sono andati a Tursi e hanno chiesto l'acquisizione della delibera (o della determina) con la quale l'amministrazione comunale e il sindaco Marco Bucci hanno assegnato la promozione dell'evento ai canali televisivi di Berlusconi.

Quello che gli investigatori cercano di capire è come il contratto con l'operatore incaricato della messa in onda dell'evento sia stato stipulato con Mediaset e non con altri enti senza indire alcuna gara pubblica.

A scagliarsi contro l'evento e i suoi costi in questi giorni è stato anche il consigliere regionale progressista Ferruccio Sansa che, delibere alla mano, puntualizza come siano già stati conteggiati almeno 389mila euro di spese per il Tri-Capodanno e, oltre a chiedere maggior trasparenza, chiede anche ai cittadini come avrebbero impiegato, loro, quei soldi.

Sul Tricapodanno ha diffuso una nota anche l'Unione popolare ligure che sottolineava la spesa sostenuta dal Comune: 241.271 euro, "frutto di quattro determinazioni dirigenziali", tra cui una campagna di comunicazione "capillare e di grande impatto mediante spot e promo sui media coinvolti. 

Tra le determine spicca anche quella dedicata alla fornitura dei servizi per il supporto organizzativo del Tricapodanno. 

Determina assegnata alla Duemilagrandieventi srl, dopo "aver interpellato, rispettivamente, più contraenti, in virtù delle caratteristiche dei servizi richiesti e delle esigenze organizzative necessarie per assicurare la realizzazione dell'evento in ossequio al Decreto legislativo n° 50/2016 del vigente regolamento per le acquisizioni in economia di beni e servizi", si legge nella determina del Comune, che si è impegnata "a fornire i servizi richiesti ad una spesa, ritenuta congrua, di euro 135.000,00 + Iva al 10,00%, per un totale di euro 148.500,00 con trattativa diretta Mepa" effettuata ai sensi, della Legge n° 190/2014.

La replica del Comune di Genova

"In merito agli eventi organizzati in occasione del Capodanno a Genova, l’Amministrazione comunale puntualizza che tutti gli atti sono pubblici e pubblicati in trasparenza. Negli affidamenti per l’erogazione di servizi è stata seguita la procedura negoziata, come definita all’articolo 3, comma 1, lettera uuu del Decreto legislativo n. 50/2016 e successive modificazioni e integrazioni. Inoltre, il ricorso alla trattativa privata è previo esperimento di indagine di mercato, al fine di garantire la scelta nel rispetto non solo dei principi di buon andamento e imparzialità, ma anche quelli di economicità, efficacia, pubblicità e trasparenza previsti dall’articolo 1, comma 1 della Legge n. 241/1990 e successive modificazioni e integrazioni". Così il Comune replica alla notizia dell'apertura dell'inchiesta sulle spese sostenute dalla pubblica amministrazione per i tre giorni di festa in occasione del Capodanno e all'appalto Tv della serata del 31.  

"Si specifica, inoltre, che il vigente Regolamento per le acquisizioni in economia di beni e servizi all’articolo 3, comma 1 fornisce un dettagliato elenco delle tipologie di beni e servizi che possono essere acquistati in economia; all’articolo 6, comma 6 precisa che l’affidamento diretto per servizi e fornitura in economia di importo inferiore a euro 40.000 è ammesso e che, in deroga all’articolo 36 comma 2, lettera a) del Decreto legislativo n. 50/2016 è consentito l’affidamento diretto per forniture di importo inferiore a euro 139.000 fino al 30 giugno 2023 ai sensi del Decreto legge n. 77/2021". Secondo l’ipotesi investigativa, infatti, per ogni spesa pubblica superiore ai 40 mila euro è necessario fare una gara di appalto ma per il Tricapodanno ne sarebbero stati assegnati, direttamente, 300mila.

Da Tursi la comunicazione si chiude dichiarando la piena collaborazione con gli inquirenti nello svolgimento delle indagini. 

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