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Cronaca Centro Storico / Via di Canneto Il Curto

Centro storico, un bando per assegnare i locali confiscati alle mafie

Si parte con due immobili in via di Canneto il Curto e in vico delle Vigne, uno dei tanti che fanno parte dei beni entrati a far parte del patrimonio del Comune: ecco come partecipare

Qualcosa si muove in centro storico, almeno per quanto riguarda gli immobili sequestrati alla criminalità organizzata: da tempo oggetto di appelli da parte dei residenti affinché vengano riutilizzati, potranno adesso essere essere trasformati in attività in grado di rilanciare e far rivivere il quartiere

Il Comune di Genova ha infatti pubblicato un avviso di selezione per l’assegnazione in concessione d’uso a titolo gratuito di due immobili, uno di 10 metri quadri in via Canneto il Curto 25r e un altro di dimensioni simili in vico Delle Vigne 10 r: entrambi sono stati confiscati alla criminalità organizzata e sono entrati a far parte del patrimonio del Comune, che nei prossimi mesi (come anticipato dall’assessore all’Urbanistica, Simonetta Cenci) verrà censito proprio per individuare locali da restaurare e “reinventare”.

Per quanto riguada i beni confiscati alle mafie, si tratta di 115 unità immobiliari tra fondi e appartamenti, tutti di proprietà della famiglia Canfarotta, 96 dei quali ubicati sul territorio genovese, 45 nel centro storico, con la maggiore concentrazione nella zona della Maddalena. Tutti sono stati sequestrati nel corso di una maxi operazione condotta tra il 2009 e il 2014, e il Comune ha avviato le procedure di acquisizione nel 2016.

Gli immobili oggetto del bando verranno assegnati per un periodo di quattro anni, e come previsto dal decreto legislativo che regola la destinazione di quello confiscati, dovranno essere destinati ad attività sociali, socioculturali e ricreative, con un focus su giovani, ospitalità e percorsi di inclusione anche per le vittime di discriminazioni.

Possono presentare domanda comunità, anche giovanili, enti, associazioni, organizzazioni di volontariato, cooperative sociali, comunità terapeutiche e centri di recupero e cura dei tossicodipendenti, associazioni di protezione ambientale e altre tipologie di cooperative a patto che non abbiano fini di lucro. Le domande devono essere invate al Comune di Genova entro il 21 maggio 2018, la documentazione è disponibile qui,

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