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Cronaca Nervi

Nervi, scritte contro Putin sul muro del consolato russo

Il personale del consolato ha trovato la scritta "Putin assassino" sul muraglione di cinta dell'edificio diplomatico. Sono intervenuti gli agenti della Digos e della polizia scientifica per individuare i responsabili ed è stato deciso un presidio fisso della via

A Genova la tensione verso la Russia è crescente. Il teatro Govi di Bolzaneto, in segno di protesta contro l'invasione russa dell'Ucraina, ha deciso di annullare il festival dedicato a Dostoevskij poiché tra gli organizzatori figurava il consolato russo.

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Nel pomeriggio del 2 febbraio proprio la sede diplomatica russa di Nervi è stata oggetto di una contestazione contro il presidente Putin. Il personale diplomatico ha trovato il muro di cinta del consolato, che si trova in via Pescetto, coperto da una scritta rossa che recitava 'Putin assassino'.

Sul posto sono intervenuti gli agenti della Digos e una squadra della polizia scientifica, che hanno fatto i rilievi del caso e acquisito i filmati delle telecamere di sicurezza che presidiano l'area per tentare di individuare il responsabile, o i responsabili, del gesto.

Lungo lo stesso muro, le forze dell'ordine, hanno anche trovato un pupazzo avvolto in un fiocco con i colori della bandiera Ucraina. Il consolato era già stato considerato dalle autorità un obiettivo a rischio, per questo erano stati pianificati pattugliamenti frequenti da parte delle forze dell'ordine.

Questo atto vandalico però ha spinto la Questura e la Prefettura a predisporre un presidio fisso davanti alla sede diplomatica russa per scongiurare ulteriori aggressioni. Questi infatti sono giorni particolarmente caldi, in Ucraina prosegue l'avanzata delle truppe di Mosca, mentre le delegazioni di Russia e Ucraina proseguono le trattative per cercare di arrivare a un'intesa per fermare la guerra.

Parte da Brignole il primo tir di aiuti per l’Ucraina, dopo la raccolta nella chiesa di Santo Stefano

Intanto a Genova si è attivata la macchina della solidarietà verso il popolo ucraino, nella mattinata del 3 febbraio è partito da Brignole il primo tir con aiuti umanitari organizzato dalla Caritas e dalla comunità ucraina genovese, intanto la Regione e il Comune stanno predisponendo le procedure per l'accoglienza dei rifugiati.

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